La Roma è tornata Special

05/12/2023 alle 08:49.
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Gli è bastato poco. Un paio di giorni e si è ripreso tutto. La fiducia del gruppo, la stima e l'appoggio della società, le prime pagine dei giornali. Non l'affetto dei tifosi. Quello ce l'ha sempre avuto, in modo incondi-zionato, al di là di qualche voce isolata sui social. Perché Mourinho a Trigoria è come Luigi XIV: la Roma c'est lui. Il Re Sole giallorosso fa e disfa, è sempre un passo avanti. A tutti. A chi prova a contestargli come gioca la squadra, spiattella un quarto posto dopo 6 vittorie nelle ultime 8 partite. Ad altri che gli rimproverano il presumibile secondo posto nel girone di Europa League, tira fuori il commento di un allenatore suo amico: «Sapete chi si dovrà preoccupare? Il club retrocesso dalla Cham-pions che dovrà giocare contro di noi». E se l'Aia insorge per le parole preventive dette sabato contro l'arbitro Marcenaro, a fine partita si presenta rispondendo alle domande in portoghese «porque o meu italiano naõ è polido». Tradotto: perché il mio italiano non è forbito. Lui, che appena sbarcò a Milano, se ne uscì con «non sono un pirla». Sempre lui che il giorno della presentazione in giallorosso alla Terrazza Caffarelli, citò a memoria Marco Aurelio: «Nulla viene dal nulla, come nulla ritorna nel nulla». […] Il bello viene ora.
Perché Mou è scomodo e di conseguenza lo è anche la Roma. Una squadra, suo malgrado, senza banditi. Anzi uno ce n’è: lui.

(Il Messaggero)