Se giocasse soltanto all'Olimpico, la Roma sarebbe serenamente in lotta per un posto tra le prime quattro del campionato. [...] Esistono due tipi di Roma: una forte, affidabile alle pendici di Monte Mario (tre successi su tre anche in Europa League) e un'altra balbettante assai e assolutamente inaffidabile lontano dalla Capitale (solo cinque successi nell'anno che se ne sta per andare). Eppure, i calciatori e l'allenatore sono sempre gli stessi. Forse, allora, è vero ciò che José Mourinho va ripetendo da un po' di tempo: all'Olimpico i miei ragazzi trovano affetto, coccole e merenda pronta; in trasferta peccano di personalità. Una così netta differenzadi rendimento, però, non può essere legata soltanto alla diversa atmosfera che si vive/respira dentro e/o fuori Roma. Ci deve essere (c'è) anche una ragione calcistica, più tattica che tecnica, a regolare il diverso andamento del gruppo. Ecco perché Mou dovrà sfruttare al meglio i prossimi due impegni casalinghi per dare forza non soltanto all'etichetta di "squadra di casa" ma soprattutto alla classifica.
(Corsera)