I campionati non spariranno. Per i separatisti rischio esclusione

22/12/2023 alle 09:56.
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LA REPUBBLICA - In merito alla recente sentenza della Corte di giustizia europea sulla Superlega si è espresso il giornalista Matteo Pinci, che sull'edizione odierna del quotidiano ha presentato un lungo approfondimento su tutti i fattori e le conseguenze che potrebbero arrivare.

Cosa ha stabilito la sentenza della Corte di giustizia europea?
"La Corte ha sancito che Uefa e Fifa agiscono in regime di monopolio. Francesco Anglani, avvocato dello studio BonelliErede esperto di Diritto Ue in concorrenza e antitrust, spiega: "Riprendendo un principio elaborato nel celebre caso Bosman (nel quale è stato stabilito il diritto dei calciatori di trasferirsi gratuitamente in un altro club europeo alla scadenza del contratto) la Corte ha ribadito che il diritto trova applicazione anche nel mondo dello sport. Ad avviso della Corte, infatti, sebbene le federazioni sportive siano libere di determinare autonomamente gli aspetti connessi al funzionamento delle competizioni (regolamenti sportivi, sanzioni disciplinari, ecc), tutti gli aspetti che assumono un rilievo economico, tra cui il diritto di organizzare competizioni sportive e di vendere i relativi diritti televisivi, rientrando nel campo di applicazione della disciplina antitrust".

Quindi Fifa e Uefa non hanno voce in capitolo sulla costituzione di una lega alternativa?
"Ancora Anglani entra nel merito della risposta: "La Corte non esclude in radice il diritto di Uefa e Fifa di autorizzare la partecipazione dei club loro associati a competizioni alternative. Centralizzare in capo a degli enti come Fifa e Uefa la funzione di regolazione e controllo del mondo del calcio può infatti essere utile a tutelare alcuni principi di diritto sportivo. Ciò tuttavia non può tradursi in un mero arbitrio. Ed è pertanto necessario che l'eventuale diniego sia giustificato da ragioni obiettive, trasparenti e non discriminatorie".

Quindi dalla prossima stagione ci sarà un'altra possibile competizione europea oltre a quelle della Uefa?
"No. La sentenza non legittima formalmente la creazione della Superlega. Lo spiega ancora Anglani: "La sentenza della Corte scaturisce da una richiesta di rinvio pregiudiziale formulata dal Tribunale di nell'ambito di un contenzioso promosso dalla Superlega e dunque si limita a fornire i principi di diritto europeo cui il giudice spagnolo dovrà attenersi. Spetterà quindi al Tribunale di la decisione finale sulla legittimità dell'operato di Fifa e Uefa anche se la strada sembra tracciata". 

A cosa è dovuta la reazione ostile della Uefa?
"Oggi la e il sistema delle coppe europee garantiscono alla Uefa incassi per 3,5 miliardi di euro. Di questi, il 78% viene ridistribuito ai club che vi partecipano. Se un altro soggetto riuscisse a organizzare un torneo alternativo che attirasse i maggiori club europei, la Uefa perderebbe quelle cifre e anche la possibilità di sostenere, grazie a quei soldi, le federazioni meno ricche, soprattutto nell'Europa dell'est, verso cui esercita così il proprio controllo politico".

Perché il progetto Superlega che era stato presentato nel 2021 saltò dopo soli due giorni?
"Saltò apparentemente perché le contestazioni pubbliche dei tifosi convinsero i club inglesi - che avevano inizialmente aderito al progetto, facendo parte dei 12 soci fondatori - a ritirarsi in blocco. In realtà questo avvenne anche per le pressioni del governo dell'allora primo ministro Boris Johnson sui club e della Premier League che temeva di vedere intaccata la propria leadership mondiale tra i campionati calcistici".

I campionati nazionali rischiano quindi di scomparire con la Superlega?
"Finora gli organizzatori hanno sempre sostenuto che la Superlega sarebbe una competizione alternativa alla , non ai campionati nazionali".

E le singole federazioni potranno escludere le squadre dai campionati nazionali?
"No, non possono sanzionare le squadre arbitrariamente escludendole. Ma possono stabilire criteri di iscrizione che prevedano l'adesione al modello sportivo Uefa e non permettano l'accesso a chi se ne sia tirato fuori".

Quali squadre sono contrarie alla Superlega?
"In Italia solo , Roma e Atalanta, tra le big, hanno assunto posizioni in opposizione. Il Milan per bocca del presidente Scaroni ha preso tempo: "Cominciato un processo di confronto con tutti gli organi". All'estero, contrari United, City e Chelsea, ma nessuna altra inglese ha preso posizione. Anche l'Atletico dice no".

Chi aveva aderito e ora intende lasciare il progetto potrà farlo?
"Per chi tra i 12 club aveva aderito e dovesse rinunciare definitivamente c'è una penale. Secondo il quotidiano catalano Sport sarebbe di 300 milioni".