La riprende nel finale la Roma, che batte il Lecce e guarda al derby con positività. Una squadra che non muore mai scrive Guido D'Ubaldo: "Le partite della Roma non finiscono mai e appena è cominciato il recupero Azmoun ha infiammato l'Olimpico con il gol del pareggio. C'erano ancora la voglia, il tempo, l'entusiasmo di provarci. E allora la LuPa, dopo aver sonnecchiato un po', si è svegliata con un ringhio feroce". Esalta Mourinho, invece, Italo Cucci: "Difendo Mourinho perché cava sangue da una Roma smorta e dà spettacolo come un vero mago che manipola una realtà modesta e la fa diventare spettacolare. Più di Silvan, meno di Helenio, fa magie: riempie l'Olimpico come se fosse Vasco Rossi, terrorizza come Hitchcock"
Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
GARLANDO - LA GAZZETTA DELLO SPORT
(...) La Roma, con due gol al 91' e al '95, ha ribaltato il Lecce e caricato l'anima in vista del derby di domenica. Al 90' i giallorossi, sotto di un gol, sopravvissuti al fallito match-point di Strefezza, si trovavano nella parte destra della classifica, superati da Monza e Lecce, alle spalle della Lazio, con Lukaku avvilito dal rigore sbagliato in avvio, dopo i fischi di San Siro. E invece, in 2', i gol di Azmoun e dello stesso Lukaku hanno ribaltato l'Urbe. Mourinho guarderà Sarri dall'alto in basso, con un centravanti ritrovato e un Dybala rifiorito. Ma nel derby dovrà presentare una Roma migliore di quella di ieri, che è stata un gomitolo di nervosismo e confusione. Il Lecce è stato tanto meritevole nell'orgogliosa resistenza, quanto ingenuo nella gestione del finale.
D'UBALDO - CORRIERE DELLO SPORT
Dopo quasi un mese Romelu Lukaku e Paulo Dybala si sono ritrovati a giocare insieme. L'argentino si era infortunato contro il Cagliari l'8 ottobre, la paura per il ginocchio, poi scongiurato il rischio di un intervento chirurgico. Dybala e Lukaku si sono scambiati sguardi d'intesa e in campo si sono cercati sin dai primi minuti, quando hanno costruito l'azione del rigore, che Lukaku ha improvvidamente sbagliato. (...) Le partite della Roma non finiscono mai e appena è cominciato il recupero Azmoun ha infiammato l'Olimpico con il gol del pareggio. C'erano ancora la voglia, il tempo, l'entusiasmo di provarci. E allora la LuPa, dopo aver sonnecchiato un po', si è svegliata con un ringhio feroce. Forse all'ultima occasione Dybala ha servito in verticale Lukaku, che ha messo tutti ì suoi muscoli per proteggere il pallone, girarsi intorno al suo avversario e scavalvar e Falcone di sinistro. Un gol che scaccia ì cattivi pensieri e che permette alla Roma di affrontare il derby domenica prossima con la carica di quegli ultimi palpitanti minuti. La squadra di Mourinho torna davanti alla Lazio, in una classifica che resta mediocre per due squadre che puntano a un posto per la Champions League. (...)
TRANI - CORRIERE DELLO SPORT
La Roma vince al fotofinish con la ferocia della LuPa, cioè della sua coppia di lusso che è tornata a essere protagonista. Assist di Dybala in verticale e sinistro di Lukaku. II 2-1 al Lecce ha la loro firma, felpata e potente. Ma Mourinho sa che non deve dire grazie solo ai suoi due campioni, tornati in tandem in campionato dopo quasi un mese, l'ultima volta a Cagliari l'8 ottobre. Perché, proprio nel pomeriggio in cui ha riavuto a disposi-zione - non al cento per cento - Paolino, anche i panchinari sono stati decisivi nell'assalto finale. Josè, dopo la rete di Almqvist al minuto 27 del-la ripresa, ha stravolto il suo piano. (...) Poi, come si è visto nel finale (e per la verità anche all'inizio della partita: tocco di Lukaku per Dybala, sinistro e rigore poi sbagliato da Romelu), è sempre la qualità a fare la differenza. Josè li ha avuti per 6 partite su 11. II ritardo in classifica è la conseguenza. Rosa dimezzata e 5 punti in meno di un armo fa. La Roma della stagione scorsa oggi sarebbe terza. In zona Champions.
CUCCI - LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(...) Difendo Mourinho perché cava sangue da una Roma smorta e dà spettacolo come un vero mago che manipola una realtà modesta e la fa diventare spettacolare. Più di Silvan, meno di Helenio, fa magie: riempie l'Olimpico come se fosse Vasco Rossi, terrorizza come Hitchcock, perdendo, poi ti esalta e vince con uomini - come Dybala e Lukaku, i grandi rifiuti dell'estate - che ha voluto e ricostruito con fatica. E lancia giovani, ricchezza del domani, quando forse non ci sarà più, a Roma, perché essere considerati bravi tout court - di fama - è molto più bello e meno faticoso che diventarlo sul campo, lavorando e incassando insulti e ingiustizie. (...)
CONDO - LA REPUBBLICA
(...) Chiusa all'angolo in una situazione simile, la Roma ha avuto invece la forza di ribaltare la frittata con il Lecce aggiungendo altri due gol alla mistica dei suoi minuti di recupero. Mourinho parla di connessione fra squadra e stadio, ed è certamente parte della sua virtù: il resto è qualità dei giocatori, perché anche il 12-1 nasce da una connessione, quella perfetta tra il passatore Dybala e il terminale Lukaku (e Azmoun merita più spazio). La rimonta è particolarmente preziosa viste le sconfitte di Milan, Atalanta, Fiorentina e Lazio. (...)
SORRENTINO - IL MESSAGGERO
È verissimo, com'è scritto in epigrafe sul Colosseo Quadrato che noi italiani siamo (anche) «un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasrnigratori». Ma a questo punto, grazie al suggerimento di Mourinho, si potrebbe aggiungere un'altra qualifica: siamo pure un popolo di paracadutisti. Caro vecchio sulfureo José, che dopo un periodo di appannamento (anche conte comunicatore) é tornato lucido in campo e fuori, piazzando la stoccata all'ad della Lega di A, Luigi De Siervo, ma non solo a lui, a tutto il sistema calcio: troppa gente arriva qui col paracadute, dice Mou. (...) In campo, l'Italia si appresta a vivere 15 giorni da batticuore: a parte le questioni romane, che domenica si accenderanno come si deve, tra Champions League e azzurri di Spalletti vivremo un filotto di emozioni, e la sera del 20 novembre sapremo se l'Europa, dei club e delle nazionali, ci accoglie ancora. Che Eupalla ci assista. Intanto, con in mezzo l'Europa, ecco la settimana del derby. Ci arriva meglio la Roma, perché da qualche tempo dà segni di vera vita, per la rimonta di rabbiosa bellezza contro il Lecce e per quel Lukalcu totemico: sembra il monolite di "2001 Odissea nello spazio" che tutto ispira, indirizza e decide, sopra le miserie umane. (...)
DAMASCELLI - IL GIORNALE
(...) Nel pomeriggio nuove conferme sul fatto che le partite non finiscano al novantesimo. Per fortuna della Roma e iettatura massima del Lecce. Il calcio è una commedia bellissima e feroce, l'epilogo dell'Olimpico ne è stata la conferma ma non chiarisce i limiti della squadra di Mourinho che ha rischiato di subire altri gol dai salentini poi però colpiti, come improvvisamente e immeritatamente, dal prepotente colpo di testa dell'iraniano Azmoun e dalla giocata perfida di Lukaku con successivo spogliarello ed esibizione dei muscoli alla Hulk, sotto la curva che ormai lo ha nominato imperatore essendo esaurite tutte le caselle dei re. Nella giusta baldoria ubriaca si è infilato ovviamente Mourinho per indicare ai suoi le ultime posizioni di campo!!! Da oggi si parla e si scrive delle coppe europee e, per l'appunto, in vista del derby prevedo i soliti fumi del portoghese poiché la Lazio, impegnata martedì in casa contro il Feyenoord, godrà di due giorni di vantaggio rispettoa alla Roma in campo a Praga giovedì. Tutta colpa di Ceferin. O no?