LEGGO (F. BALZANI) - L’effetto Special è tornato, o forse non è mai andato via. Con la quinta vittoria nelle ultime 7 partite, la Roma di Mourinho si è riportata a ridosso dalla zona Champions ottenendo una media da terza in classifica se si calcolano i risultati dal giorno della prima gara di Lukaku. Un successo figlio soprattutto delle scelte del tecnico che ha ottenuto 7 gol dagli uomini entrati dalla panchina, l’ultimo quello di El Shaarawy con l’Udinese ma con i friulani decisivi sono stati anche gli ingressi di Bove, Azmoun e Zalewski. Un’arma che Mou può utilizzare solo nelle giornate di grazia, cioè quando tutti (o quasi) stanno bene. Un concetto ribadito anche domenica dal portoghese che vanta un altro record alla faccia dei giochisti: la Roma è la squadra che ha trovato più reti dopo una serie consecutiva di tocchi e ben 5 volte sono stati almeno 10 (con l’Udinese per il gol di Dybala addirittura 11).
Contro l’Udinese la Sud ha dedicato un coro forte e chiaro all’indirizzo di Mourinho che ha ringraziato così ieri su Instagram: "Voglio ringraziare i tifosi per aver cantato il mio nome, normalmente non voglio prendere i riflettori perché credo che tutto il merito debba andare ai giocatori che combattono sul campo, ma ho apprezzato la tua dimostrazione d’amore". Non serviva a Josè per convincerlo dell’empatia con la piazza, ma potrebbe essere utile ai Friedkin che in queste ultime ore stanno riflettendo sul futuro della panchina aprendo a piccoli passi la porta a un rinnovo. Non è escluso se ne parli già entro la prossima settimana. Mourinho a Roma si trova bene, sa di avere un ruolo di educatore. Anche al famoso "banditismo", che serve per vincere i trofei. L’Arabia potrebbe aspettare ancora.