La Roma torna a vincere in trasferta in campionato, risultato che mancava dall'8 aprile (1-0 al Torino), si gode il miglior Lukaku possibile (7 gol nelle ultime sette partite, tra Serie A e Europa League) e completa il tris composto da Frosinone, Servette e Cagliari. I fatti davanti alle tante parole — fake news secondo i Friedkin — anche se battere l'ultima in classifica non può essere considerata un'impresa. Perché i musi lunghi, allora? Perché poco prima del 40', dopo un duro contrasto con il giovane Prati, Dybala stramazza a terra, si mette le mani in faccia e indica il punto che più spaventa tutto il mondo giallorosso: il ginocchio sinistro. Si prepara anche la barella, a bordo campo, ma poi la Joya esce camminando, anche se il dolore è grande e lui non fa nulla per nasconderlo. (...) Tra oggi e domani ne sapremo di più. La prima diagnosi è: distorsione al legamento collaterale. Dai 20 giorni al mese di
stop, ma la paura non è facile da controllare. Ora c'è la pausa, la prossima sarà Roma-Monza. L'obiettivo realistico è provare a recuperare l'argentino per la sfida contro l'Inter del 29 ottobre, a San Siro, quando 50.000 fischietti inferociti aspetteranno Lukaku. (...) Pian piano la Roma sta rimettendo a posto la classifica e, come dice lo Special One, «adesso siamo meno lontani dalle posizioni che vogliono la proprietà e i tifosi ma soprattutto noi, perché parliamo della nostra vita. Non sono un bambino, so come va il calcio. Vivo in una bolla insieme al mio gruppo di lavoro, non ascolto altro». (...)
(corsera)