IL TEMPO (L. PES) - Mourinho riparte dai suoi bomber. Meno due alla ripresa del campionato con i giallorossi impegnati nel match casalingo contro il Monza (domenica alle 12.30) dove il tecnico portoghese metterà in campo l'attacco pesante. Lukaku e Belotti guideranno il reparto contro i brianzoli e, probabilmente, fino alla fine del mese. Dybala farà di tutto per esserci a San Siro domenica prossima con l'Inter, ma nel frattempo lo Special One può contare su una coppia che insieme ha già messo a segno dodici gol. Sette per il belga, in otto partite, e cinque per il Gallo che ha già superato superato il numero di reti del primo anno. E, in generale, il reparto dei centravanti in questa stagione e ad un passo, o meglio, ad un gol da quello dello scorso anno. Furono tredici le realizzazioni stagionali del duo Abraham-Belotti (9 dell'inglese e 4 dell’ex Toro ) è già con il Monza l’attacco giallorosso può eguagliare o migliorare quei numeri. Arrivato alla fine del mercato Lukaku è una certezza annunciata per Mourinho. I due si conoscono da anni, e l’impatto del belga nel nostro campionato, ma, più in generale, nella sua carriera ovunque egli sia andato, faceva immaginare un rialzo del rendimento della fase offensiva della Roma. L'attesa di Pinto ha pagato e, anche se in prestito, la Roma si è aggiudicata un bomber di razza per assaltare la qualificazione alla Champions League. Belotti, invece, tra lo scetticismo iniziale, sembra rinato e quel rinnovo automatico che spaventava in tanti a inizio estate, ora appare più meritato che mai. Una condizione fisica brillante e soprattutto la vena realizzativa tornata quella dei tempi migliori per un attaccante che in Serie A ha sempre fatto la differenza seppur con squadre di fascia media. L'assenza di Dybala ha certamente un peso notevole nell'economia della squadra, anche perché Mourinho stesso ha ammesso di preferire un attacco composto da un «numero nove» canonico e una seconda punta di maggior estro Ma insieme Lukaku e Belotti sembrano trovarsi particolarmente a loro agio e i numeri stanno dalla loro parte. Tre dei gol del Gallo sono arrivati in coppia con il gigante belga, e più della metà di BigRom (4 su 7) l'ex Chelsea li ha messi a segno con Belotti in campo. Una soluzione in più per Mourinho che può concentrarsi su altri reparti maggiormente in difficoltà. Il tecnico, tra l'altro, ha rilasciato un'intervista al portale Adidas parlando dell'importanza della leadership per la figura dell'allenatore. «Devi avere una forte personalità, per dire: ok io sono il capo, io prendo le decisioni. Questo non è negoziabile. Se le sessioni di allenamento iniziano alle 10 del mattino, non aspetto un solo minuto». E sull’importanza dell’equilibrio non ha dubbi: «Molto importante mantenere l’equilibrio e questo è qualcosa che ho imparato molto con l’esperienza. Penso che più esperienza hai, più sei equilibrato e i giocatori ti guardano e vedono come una roccia, ti vedono come qualcuno di cui possono fidarsi».