Il futuro è in un abbraccio. Magari qualcuno, soprattutto all'Olim-pico, non se ne sarà accorto in diretta, ma l'abbraccio a cui facciamo riferimento, è quello che c'è stato tra Lukaku e Dybala subito dopo la sostituzione del gigante belga che aveva appena bagnato la sua prima da titolare con la Roma segnando il sesto gol (poi ci sarebbe stato anche il settimo di Mancini), il primo in giallorosso. Mou non stava aspettando altro che la rete di Romelu. [...] Il belga è uscito nell'estasi dell'ormai abitudinario sold out romanista. […] Al di là della sintonia in campo peraltro prevedibile tra i due e «i giocatori bravi possono sempre giocare insieme» come diceva l'indimenticabile Nils Liedholm, è questo feeling a 360 gradi che può trasformarsi in un'alchimia devastante per le squadre avversarie e in delirio perpetuo per una Roma costruita per tornare competitiva ai massimi livelli. L'inizio stentato (eufemismo), è un peso che per smaltirlo ci sarà bisogno di altre conferme. Mancano ancora 34 partite, il tempo per recuperare c'è. E la prima dell'accoppiata Lukaku-Dybala ha confermato che ci sono le qualità per riuscirci, considerando la profondità della panchina, una migliorata tecnica generalizzata, un Sanches che non poteva cominciare meglio e un Mourinho che sembra motivato come ai tempi del Porto.
(La Repubblica)