IL TEMPO (M. CIRULLI) - Lukaku sarà un nuovo calciatore della Roma. Il classe 1993 sbarcherà in serata a Ciampino con un aereo privato dei Friedkin – guidato dallo stesso Dan – che partirà da Bruxelles. Il guizzo finale c’è stato nella giornata di ieri, quando la società si è riversata a Londra. Nella “City” sono infatti arrivati ulteriori elementi della dirigenza: oltre al General Manager Tiago Pinto e al vicepresidente Ryan Friedkin, arrivati nella capitale inglese lo scorso venerdì, si sono aggiunti ai colloqui con i Blues anche il presidente Dan Friedkin, proprietario del club Lina Souloukou, CEO della Roma e Anna Rabuano, Chief of Financial Planning.
Una vera e propria équipe servita per limare i dettagli e sbloccare un affare complicatissimo iniziato qualche settimana fa, quando i giallorossi chiesero informazioni riguardo un possibile prestito per il centravanti belga ricevendo una risposta nega-tiva. Situazione cambiata pochi giorni fa, quando la squadra di Premier League ha deciso di mettersi al tavolo con la Roma per il trasferimento. Ieri si è trovato l’accordo con il Chelsea: si tratta infatti di un prestito oneroso, sulla scia di quanto fatto la scorsa estate dall’Inter, quando i nerazzurri «affittarono» Lukaku per una cifra vicina ai 7,8 milioni di euro. In questo caso le cifre saranno minori: nelle casse dei Blues andranno circa 5 milioni di sterline – al cambio circa 5,8 milioni di euro. Risolti inoltre gli ultimi dubbi riguardanti l’ingaggio e le commissioni dell’agente.
Il belga percepirà 7,5 milioni netti da parte della Roma – che potrà usufruire degli sgravi fiscali inerenti al decreto crescita, mentre il Chelsea contribuirà pagando al centravanti le mensilità di luglio e agosto. È stata fondamentale, inoltre, la volontà del calciatore che ha deciso di ridursi lo stipendio – così come l’agente riguardo le commissioni – dai 12 milioni l’anno percepiti in Premier League, decisione che ha ridotto le distanze tra le parti in causa e ha scatenato l’effetto domino che porterà il capitano dei Diavoli Rossi a vestire la maglia della Roma.
Inizia quindi il conto alla rovescia per i romanisti che a Ciampino oggi potranno replicare quanto visto il 2 luglio 2021, quando l’aeroporto fu inondato da tifosi pronti ad accogliere José Mourinho come nuovo allenatore, una mossa inaspettata da parte dei Friedkin. Dan e Ryan hanno infatti ormai abituato i propri supporters a colpi «cinematografici»: oltre a Mourinho ritorna alla mente anche il blitz – sempre a Londra, sempre con il Chelsea – per Abraham dopo la partenza di Dzeko, ma anche l’arrivo di Paulo Dybala in Portogallo, sempre con un jet privato, dove la Roma stava svolgendo il ritiro, oltre alla presentazione della «Joya» al Palazzo Fendi.
Quello di Lukaku, che ritroverà lo Special One per la terza volta in carriera dopo le esperienze al Chelsea e al Manchester United – è un colpo che migliora ulteriormente la qualità della rosa dei giallorossi – considerando anche l’arrivo di Azmoun in attacco e Paredes e Aouar a centrocampo – e che proietta la Roma in una lotta per i primi quattro posti in Serie A – come espressamente richiesto dalla società a Mourinho nella giornata di ieri – per arrivare a un piazzamento in Champions League che manca dalla stagione 2018-19.