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Lina Souloukou è la manager giusta per tingere di giallorosso il club Usa

08/08/2023 alle 08:18.
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Una donna sola al comando, la sua maglia è giallorossa, il suo nome è Lina Souloukou. Greca di Larissa, nata nell'anno del secondo scudetto della Roma, una doppia laurea in Giurisprudenza con master, lo sport come costante passione della sua vita, un papà e allenatore, un prestigio internazionale certificato da rapporti consolidati con proprietà e dirigenze di tutti i club europei conseguenza del ruolo importante che ricopre nel board dell'Eca, un passato da pallavolista, un presente da numero uno di una Roma che la signora arrivata dalla Grecia deve ristrutturare, razionalizzare, rilanciare sui mercati internazionali pur dovendo fare i conti con la difficoltà a trovare sponsor, quindi soldi, che suona strano per il marchio Roma. […] Ha voluto ridiscutere tutti i contratti, a partire da quelli dei fornitori scaduti il 30 giugno, per esempio quelli con le società che garantiscono la rassegna stampa e la sua traduzione, o come quello del corso d'inglese per i dipendenti, o i costi per gli affitti delle case per i ragazzi delle giovanili raggruppandoli in un convitto (vicino a Trigoria). La riorganizzazione è appena iniziata e andrà avanti senza sconti. In più la signora Lina, che qualcuno a Trigoria chiama «pora Lina» per la mole di lavoro da affrontare, è l'unica dei top manager che sta cercando di capire Roma, la Roma e i romanisti, provando a dare un'anima romana e romanista a un club che ha un proprietà americana, un capo del commerciale born in the Usa (Michael Wandell), un numero uno del marketing inglese (Michael Appiageyei). Chissà che non la porti a convincersi che non sarebbe sbagliato inserire tra i dirigenti chi sa cosa vuol dire Roma.

(La Repubblica)

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