Con Lukaku la Roma continua a essere una fabbrica di sogni. Pochi giorni dopo la sconfitta di Verona, l’infortunio di Dybala, la problematica assenza di Mourinho in panchina, la passione giallorossa trascina settemila tifosi a Ciampino in un pomeriggio di fine estate. L’operazione, sportiva e mediatica insieme, è praticamente perfetta, tanto da occultare da sola un mercato inesistente. E riaccendere la speranza. [...] Lukaku però arriva e divide. C’è un calcio, non solo romanista, che lo accoglie per quello che rappresenta, uno dei grandi campioni del nostro tempo [...] E c’è un calcio che lo ignora o, peggio, lo bersaglia con censure troppo banali per nascondere il pregiudizio. [...]
Lukaku non tradisce e non fugge da nessuno. Piuttosto, come ogni grande atleta, fa i conti con la sua unicità. Che è una corazza di muscoli, tanto robusta quanto difficile da governare [...] Mourinho non è un ripiego, ancorché arrivi dopo il fallimento della trattativa con la Juve, e alla fine di questa affannosa ricerca. È piuttosto l’approdo perfetto, per la fiducia che sa infondere e per il carico di entusiasmo che scatena. Che l’Olimpico farà il resto è una previsione, o piuttosto una scommessa, suggerita dal buon senso e, direbbe il poeta, scevra di servo encomio e di codardo oltraggio. [...]
(Corsport - A. Barbano)