Si riparte. Oggi Trigoria riapre i cancelli: il Mourinho-ter ha ufficialmente inizio. Non una novità ma quasi per il guru portoghese che in carriera di rado si è fermato così tanto in uno stesso posto. (...) Ma Roma è diversa e Mou a 60 anni, per sua stessa ammissione, è un uomo diverso. L’entusiasmo con il quale è sbarcato sabato, la dice lunga sulla voglia di tornare protagonista. E quest’anno l’ obiettivo da centrare è uno: tornare in Champions. È uno step obbligato, inferiore a quello che lo Special si era prefissato alla Terrazza Caffarelli, il giorno della sua presentazione (“Fra tre anni mi immagino la Roma festeggiare. Cosa? Qualcosa…”, alludendo allo scudetto) ma comunque prestigioso. E fondamentale. (...) Gli arrivi di Aouar e Ndicka sono un buon inizio. Ma non bastano. E gli obiettivi circolati in queste settimane (dai sogni De Paul e Morata ai più realistici Sabitzer e Scamacca) la dicono lunga sull’esigenza di alzare il livello tecnico. La Roma è arrivata sesta (con la Juve settima e penalizzata). Serve uno scatto decisivo. Magari approfittando dell’addio di Spalletti a Napoli (con l’incognita legata alla permanenza di Osimhen), della fase di ricostruzione della nuova Juve, dell’ennesima rivoluzione che vive la Milano calcistica e dell’esame che attende la Lazio, avversario temibile quando gioca una gara a settimana ma in difficoltà quando deve dividersi con le gare europee. Tutto però passa da un rafforzamento della rosa. Che ad oggi va completata in almeno due ruoli chiave. (...)
(Il Messaggero)