Il Campidoglio celebra lo Scudetto 1983

15/07/2023 alle 08:40.
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IL TEMPO (M. VITELLI) -  Continuano gli eventi per celebrare i quarant’anni dal secondo scudetto della Roma. Dopo la serata al teatro Brancaccio (dove si è celebrato anche il tricolore del basket conquistato sempre nel 1983 dal mitico Banco di Roma) e diversi altri appuntamenti, ieri in Campidoglio si è tenuto a battesimo il libro «Campioni».

Un’opera realizzata da Giorgio Martino, Francesco Goccia, Marco Gialloreti, Marianna Monello e il bomber Roberto Pruzzo. Lo scudetto giallorosso targato Viola-Liedholm è forse il più sentito dal popolo romanista, che a distanza di quasi mezzo secolo ricorda ancora a memoria l’undici titolare eil quintetto della panchina. Erano altri tempi e «Tancredi, Nela, Vierchowod, , Falcao, Maldera…». Si recitava come fosse stata una poesia di Leopardi imparata a scuola.

Nell’aula Giulio Cesare del Campidoglio erano presenti due dei giocatori protagonisti di quella storica stagione, Ubaldo Righetti e Franco Superchi. Accanto a loro, Emidio Oddi, che arrivò l’estate successiva e fu uno dei protagonisti della cavalcata nell’allora Coppa dei Campioni tristemente finita con la sconfitta in finale contro il Liverpool ai calci di rigore. «Celebriamo i 40 anni dello scudetto della Roma perché è doveroso onorare le pagine sportive della nostra città – le parole di Svetlana Celli, presidente dell’Assemblea capitolina – vogliamo rendere omaggio a tutti i protagonisti, a partire dal presidente Viola e dall’allenatore Liedholm».

Alle parola di Celli si aggiungono quelle di Ferdinando Bonessio, presidente della Commissione Sport. «Questi uomini sono stati un punto di riferimento per intere generazioni, in un periodo in cui i calciatori non erano ancora superstar, ma solo veri sportivi».

Al termine dell’evento, il gruppo della Roma si è trasferito presso il ristorante Checco dello Scapicollo, meta abituale di tanti calciatori giallorossi attuali e passati. Qui sono affiorati i ricordi e tanti aneddoti di quella stagione che resterà per sempre nel cuore e nella mente della tifoseria romanista.