IL TEMPO (F. SCHITO) - Chissà se anche questa volta Anthony Taylor chiederà scusa a Mourinho come quando non concesse un rigore a favore dei Blues durante un Chelsea-Southampton. In quell'occasione il Var non c'era, ieri sera alla Puskas Arena sì. Eppure il fischietto inglese è rimasto sulle sue posizioni quando, a poco meno di 10 minuti dal termine del tempo regolamentare, su un cross di Matic dalla sinistra, Fernando ha intercettato la palla di mano. Per l'arbitro il braccio era attaccato al corpo, le immagini hanno mostrato altro.
Sugli sviluppi dell'azione la Roma ha poi conquistato una punizione battuta da Pellegrini che ha servito Belotti: sulla conclusione del Gallo decisivo l'intervento del portiere del Siviglia, ma l'arbitro ha concesso solo una rimessa dal fondo.
Il Var si è invece rivelato decisivo qualche giro di lancetta dopo l'ora di gioco per un intervento di Ibanez su Ocampos: Taylor non ha avuto dubbi e ha assegnato il penalty. Chiamato dalla sala Var, l'arbitro è andato all'on field review ed è tornato sui suoi passi: il difensore giallorosso ha preso prima la palla.
La Roma aveva chiesto un rigore nel primo tempo per una gamba alzata in area di Gudelj. Secondo Taylor il giocatore del Siviglia ha colpito prima la palla di Abraham.
A far infuriare Mourinho è stata poi la gestione dei falli laterali con il fischietto inglese che, a detta del tecnico, ha penalizzato troppo i suoi giocatori facendo battere loro il fallo laterale troppo indietro. Taylor ha mal tollerato le proteste dei giallorossi: a pagarne lo scotto Cristante e Mancini, ammoniti. Ai calci di rigore, ripetuto il penalty di Montiel parato da Rui Patricio perché il portoghese si era mosso in anticipo.