Stavolta, forse come mai in carriera, José Mourinho avrebbe fatto a meno della luce dei riflettori. Le immagini delle aggressioni verbali — più il lancio di una sedia e di acqua — all’arbitro Taylor da parte di tanti tifosi della Roma nell’aeroporto di Budapest, che hanno coinvolto anche la moglie e la figlia (in lacrime) del direttore di gara in attesa di ripartire alla volta dell’Inghilterra, hanno fatto il giro del mondo. [...] Due tifosi giallorossi, comunque, sono stati fermati a Budapest dalla polizia locale: il primo allo stadio per scontri interni tra gruppi ultrà (rilasciato) e un altro, di 42 anni, per il lancio della sedia verso Taylor (uscirà lunedì). Comunque, se la stragrande maggioranza rumorosa del popolo romanista è schierata compatta per lo Special One (ieri su whatsapp circolava anche il numero di cellulare dell’arbitro), nonostante le critiche all’arbitraggio dello stesso g.m. Pinto, tre comunicati di solidarietà a Taylor hanno fatto scalpore. «La Uefa condanna con veemenza il comportamento violento nei confronti dell’arbitro Taylor e della sua famiglia — si legge tra l’altro —. Tali azioni sono inaccettabili… Esortiamo tutti i giocatori, allenatori e tifosi ad abbracciare i valori della sportività, trattare gli arbitri con dignità e rispetto… Valuteremo attentamente gli incidenti e incorporeremo preziose informazioni nei nostri futuri processi di pianificazione degli eventi». [...]
(gasport)