Quella di ieri sera sarebbe potuta essere la sua sesta coppa europea su sei finali disputate. José Mourinho ci è arrivato a un soffio: "Sono orgoglioso e tristissimo. Devo lottare per questi ragazzi e potrei rimanere qui. Siamo stanchi e orgogliosi, l'arbitro sembrava spagnolo", dirà il tecnico nel postpartita. Ieri non si è mai seduto, ha litigato spesso anche con i componenti della sua panchina, ha parlato con il IV Uomo e alla fine ha perso la pazienza anche lui quando l'arbitro aveva assegnato un rigore (poi tolto) per un fallo inesistente di Ibanez e non ha fischiato il penalty in favore dei giallorossi dopo il tocco di mano di Fernando. A fine partita si è chiuso in se stesso, pensando anche al suo futuro dopo due anni in giallorosso. Domenica contro lo Spezia non ci sarà e dopo quel match dovrà decidere cosa fare. Del futuro di Mourinho aveva parlato Pinto prima della partita: "C'è ancora molto da fare per questo club. Sappiamo che il calcio a volte presenta delle sorprese e che non si può mai garantire al 100% quello che succederà in futuro. Ma da parte mia l'intenzione è di proseguire a lavorare insieme a lui". L'impressione è che sia difficile che succeda perché anche il gm ha il contratto in scadenza nel 2024. I tifosi sperano di vedere lo Special One ancora in panchina in vista della prossima stagione. Se succederà, lo sapremo nei prossimi giorni.
(gasport)