La parola plusvalenza ha accompagnato più di tutte le altre il mercato della Roma fino a questo momento. Trenta milioni scarsi (ne sappiamo 27 da concretizzare) che servono a Tiago Pinto per rispettare i paletti del fair play e rispettare gli ordini Uefa. Tutto fa pensare che ci riuscirà, addirittura senza vendere un giocatore della prima squadra, grazie ai 7 di Tahirovic all'Ajax, gli 8 di Kluivert al Bournemouth e i 10 in settimana di Volpato e Missori, insieme a Carles Perez al Celta Vigo per altri 3 di plusvalenza. Un capolavoro, visto che si prevedeva di incassarli con le cessioni di Abraham e Ibanez, il tutto con altri giocatori in uscita (Villar, Reynolds, Karsdorp e Shomurodov) che garantiranno ulteriore cash.
Pinto conosce bene il bisogno di chiudere il mercato con un saldo in attivo, per questo sta mettendo da parte una cifra che servirà per avere maggiore disponibilità economica. Con i 15 milioni di febbraio di Zaniolo i 7 di Tahirovic e gli 11 di Kluivert siamo già a 33 milioni. Se aggiungiamo almeno 10 milioni per Volpato e Missori, il 30% della clausola sul contratto di Frattesi, i 4-5 per la partenza di Villar, si arriva a 60. Che con Ibanez potrebbero diventare 85. A questi togliamo 3-4 milioni per il prestito di Kristensen e Llorente dal Leeds che dovrebbe essere ufficiale nei prossimi giorni. Un attivo di 80 milioni, di cui 40 si potrebbero spendere per prendere i due attaccanti e il centrocampista che servono. A quel punto, Tiago Pinto meriterebbe soltanto applausi.
(Piero Torri - La Repubblica)