Le lacrime di Paulo Dybala hanno toccato tutti i romanisti a casa e alla Puskas Arena. Perché sono state le lacrime di un campione che, nelle ultime settimane, ha lavorato sei ore al giorno (reali) con un unico obiettivo: giocare, segnare e portarsi a casa la coppa. [...]
Chiude il suo anno in giallorosso con 37 partite e 17 gol: è stato, quando è stato bene, l’anima e il cuore della Roma. [...] È chiaro che dovrà parlare con la società: ha un contratto, ma ha anche la promessa di sedersi di nuovo con il club. Stipendio e prospettive, magari neppure in questo ordine. [...]
Prima, come per Mourinho, ci sarà bisogno di capire programmi e prospettive. E, magari, a dargli una mano ci sarà Francesco Totti: è stato lui, dopo la partita, a consolare Paulo. Più di tutti.
(Corriere dello Sport - C. Zucchelli)