IL TEMPO (M. CIRULLI) - Il capitano in mattoncini. Ieri, presso il «Wow Side Shopping Centre» di Fiumicino, è stata inaugurata la statua di Francesco Totti con la maglia dell'Italia completamente realizzata in Lego, all'interno della mostra più grande d'Europa ideata da Rafal Szymanski.
All'evento oltre alla bandiera giallorossa hanno partecipato più di 70 ragazzi della Scuola Calcio Fiumicino SC26, che hanno avuto modo di fare foto e farsi firmare autografi dallo storico numero 10. «Un progetto durato tre mesi - ha affermato Rafal - ci hanno lavorato cinque persone, utilizzando più di 70.000 mattoncini per celebrare gli innumerevoli successi dell'ex calciatore e campione d'Italia».
Ha preso poi la parola Totti, che, dopo una battuta rivolta ai ragazzi presenti - «Oggi niente scuola, eh?»- ha ripercorso la sua carriera: «Alla vostra età pensavo solo a divertirmi, dovete crescere coi principi giusti».
Non potevano poi mancare domande sulla sua squadra e, in particolare su Mourinho: «Stiamo parlando di uno dei più grandi allenatori al mondo, averlo in casa è un valore aggiunto, speriamo di tenercelo stretto, per vincere servono i campioni. L'ho chiamato, ma per motivi extracalcistici». Interrogato sul doppio confronto col Leverkusen, Totti ha risposto così: «L'andata è stata una partita di grande sofferenza, ma con la Roma è sempre così, siamo nati per soffrire. Adesso aspettiamo il secondo tempo, sperando di arrivare all'obiettivo che tutti speriamo».
C'è stato poi il tempo di dedicare un pensiero alla Sampdoria, retrocessa in Serie B: «È un dolore per il calcio italiano, ma sono sicuro che faranno come il Genoa. Porterò come il ricordo dei tifosi blucerchiati che si alzarono ad applaudirmi».