IL TEMPO (L. PES) - Delusa, amareggiata, stanca e decimata. Ma anche orgogliosa e coesa. La Roma rialza la testa dopo la beffa di sabato all'Olimpico contro il Milan, quando la vittoria sembrava ormai raggiunta nel recupero dopo un grande sforzo, e invece puntuale l'inserimento di Saelemaekers sul secondo palo ha spento i sogni giallorossi. Ora la squadra di Mourinho è appaiata al quarto posto con le due milanesi, grazie al successo dell'Inter sulla Lazio. Tre punti contro il Milan di Pioli sarebbero valsi la quarta piazza in solitaria, ma soprattutto la distanza più ampia mantenuta sia sulla squadra di Inzaghi che sull'Atalanta. Ma l'amarezza e la frustrazione per i due punti persi contro i rossoneri, sono superati soltanto dalla incredibile e sfortunata serie di infortuni che sta colpendo la Roma proprio nel momento cruciale della stagione. Esclusa la gara contro la Sampdoria, dopo la sosta non c'è stata partita nella quale uno o piu calciatori giallorossi sono usciti anzi-tempo dal campo per infortunio. Dieci, in sei occasioni, le vittime di problemi fisici che hanno ridotto all'osso la rosa a disposizione di Mourinho. Proprio ora che i punti in campionato valgono doppio (sabato all'Olimpico arriva l'Inter), si gioca ogni tre giorni e alle porte c'è una semifinale europea. Un elenco interminabile di problemi di natura traumatica, accompagnati anche a quelli muscolari che sono di gran lunga minore, che minano certezze e spengono l'entusiasmo per il finale di stagione. Dalla spalla di Solbakken a Torino, passando per gli stop di Dybala e Abraham a Rotterdam, al problema all'occhio di Wijnaldum che poi si è fermato assieme a Smalling nella magica notte dell'Olimpico che è valsa la semifinale. Per arrivare alla lesione muscolare di Llorente e al crociato di Kumbulla, non dimenticando la frattura alla cartilagine delle costole di Belotti e il problema alla spalla di Bove. Tralsasciando Karsdorp, già ai box da più di un mese, le ultime settimane sono sate un incubo a Trigoria. Continuano a cadere pezzi impor-tanti dello scacchiere dello Special One, che nel post par-tita contro il Milan ha fatto anche chiarezza sui tempi di recupero. Stagione finita per Llorente, Kumbulla e Karsdorp (potrebbe tornare per le ultime di campionato), e pessimismo per Smalling. L'inglese, in realtà, ha come obiettivo la semifinale di ritorno col Bayer Leverkusen del 18 maggio, ad un mese dall'infortunio. Discorso diverso, invece, per Belotti: la fratura non è grave, ma l'attaccante sente molto dolore, e proprio questo elemento pone dubbi sul suo rientro in campo. Anche se realisticamente il Gallo potrà esserci all'Olimpico per la semifinale d'andata. I più vicini al rientro, infine, sono Dybala e Wijnaldum. L'argentino era in panchina col Milan, e già a Monza potrebbe ritrovare minuti in vista di Roma-Inter. Discorso simile per l'olandese, che punta il big match contro la squadra di Inzaghi. Resta perciò l'emergenza in difesa, con Mourinho che pensa al cambio modulo per Monza (vista la squalifica di Matic e con Cristante che servirà in mediana) e spera che non ci siano intoppi per rivedere Smalling in campo almeno per le ultime tre di campionato, oltre all'Europa dalla Germania in poi. Restano i superstiti di un gruppo che ha ormai acquisito certezze e maturità, ma che non può permettersi una situazione del genere legata agli infortuni.