IL TEMPO (M. CIRULLI) - «Quando Palomino è entrato in quel modo su Dybala sono stati fatti vedere tutti questi replay?». Così Mourinho ha esordito ai microfoni di DAZN nel post-partita di Bologna-Roma. Il tecnico portoghese ha fatto riferimento all'intervento del giocatore dell'Atalanta vedendo sullo schermo il fallo di Camara su Lykogiannis.
Dopo lo sfogo, lo Special One è entrato nei meriti della partita, che ha visto protagonisti tanti giovani della primavera: «Questa gara è un orgoglio per me. Questa squadra, anche nel caso in cui giocasse un ragazzino dell'Under 15, oppure una ragazza della Femminile, non cambia mentalità o empatia, ha sempre lo stesso cuore. Sicuramente poi cambia la qualità: Svilar era al suo debutto in campionato, così come Missori, Tahirovic dal primo minuto ne ha giocate poche. Hanno disputato tutti un'ottima partita contro una squadra che gioca bene, con un bravissimo allenatore. Abbiamo avuto una grandissima occasione con Belotti e un rigore enorme non dato».
La Roma non è riuscita a sfruttare le sconfitte di Milan e Atalanta, complicando così la corsa Champions. Interrogato sulla chance mancata, Mourinho ha rimarcato: «Quando eravamo secondi in classifica ho sempre detto che questa squadra poteva pensare solo partita dopo partita. Non avevamo il potenziale per arrivare fino in fondo in entrambe le competizioni, però non abbiamo mai fatto una scelta, le abbiamo giocate fino all'ultimo».
L'obiettivo principale rimane quindi l'Europa League, a partire dalla gara di giovedì. «Al di là di come finirà in coppa - ha affermato il tecnico - la nostra stagione è fantastica, anche arrivando settimi in campionato. Sono contento perché in questa stagione abbiamo giocato fino al nostro limite».
Interrogato sui giocatori a disposizione, Mourinho ha fatto il punto sull'infermeria: «Penso si possa dire che Wijnaldum è recuperato, oggi doveva giocare massimo sessanta minuti. Poi l'ho dovuto cambiare prima perché non volevo bruciare uno slot quando si è infortunato Celik. La sua presenza (del terzino turco, ndr) è incerta, ma anche Dybala è in grande dubbio».
Al termine dell'intervista Mourinho ha parlato anche dei suoi ex calciatori diventati allenatori, come Stankovic e Motta: «Per me è emozionante, sono cresciuti come i miei figli. Sicuramente la gente si potrà stancare di me e Ancelotti, ma abbiamo la forza di stare ancora qui».