È il rumore degli ortopedici, più che quello dei nemici, a elettrizzare José Mourinho in questo delicato momento della stagione. Perché ha una Roma rimpoverita dalle assenze e il punto contro un Monza in salute tiene il portoghese soltanto nel gruppo da quinto a settimo posto. La Roma avrà però bisogno d'altro, di giocatori più sani, per uscire indenne dal doppio scontro con Inter e Leverkusen in una settimana.
Mou ha portato in trasferta tutta la rosa, ma sono troppi quelli che hanno viaggiato soltanto "per fare gruppo". Smalling, Karsdorp, Belotti, Llorente, Dybala, Wijnaldum sono in panchina anche se non possono entrare. E metteteci anche Matic (squalificato) e Kumbulla (non può viaggiare) per avere il quadro delle assenze. Ma la forza di spogliatoio viene interpretata subito in campo perché la Roma è ben collegata e c'è un continuo aiuto reciproco. Mette in mostra una pressione avanzata che blocca il Monza, impedisce le partenze dal basso e raramente possono venire innescati gli esterni di Palladino.
Il gran rimescolio di Mourinho porta Cristante in mezzo alla difesa, Pellegrini in mediana al suo posto, mentre davanti El Shaarawy e Solbakken scortano da vicino Abraham, spesso allineati e non sulla trequarti. La Roma avanza il baricentro, viene fermata fallosamente sulla trequarti e dalle punizioni in quella zona nascono i pericoli con le deviazioni di testa anche dei difensori. L'esempio massimo della Roma che prende alla gola i padroni di casa è il gol di El Shaarawy, il suo quinto in campionato, perché viene generato da un errore del portiere Di Gregorio sul pressing di Abraham.
Ma è un calcio piazzato sempre da trequarti a mettere in evidenza un errore di linea nella difesa giallorossa: come sabato contro il Milan, c'è un uomo libero in fondo al mucchio di gente che salta. Qui è Caldirola a buttare in porta una lunga punizione di Rovella. La contraerea senza Smalling funziona male.
Mourinho rimette Pellegrini più vicino alla porta togliendo il freddo Solbakken per Camara e prova a dare più pepe in fascia con Spinazzola. Ma quando va k.o. anche El Shaarawy, chiama Volpato, però la partita ha perso slancio: il livello, già non eccelso, cala, nonostante le chance di Ibanez, e Carlos Augusto nel recupero, più il rosso a Celik. La Roma non vince da tre gare, ma il pari è giusto.
(Gasport)