Mettiamolo, i messaggi su whatsapp scandiscono la nostra vita come gocce di pioggia di questa strana primavera. I calciatori -che siano "millennial" o meno -non sono diversi dai comuni mortali e così non sorprende che, grazie al cellulare, Paulo Dybala abbia già cominciato a giocare la finale di Europa League contro il Siviglia. Perché quella - secondo gli intendimenti suoi e della Roma - dovrà essere la "sua" partita, destinata a entrare nella storia di un giocatore che pure, in carriera, ha vinto tantissimo. (...) Per questa ragione la Roma ha preparato un programma per Dybala che gli consenta di tornare in forma per il 31 maggio, quando la squadra giallorossa giocherà a Budapest. Il primo "step" sarà oggi pomeriggio contro la Salernitana. Di sicuro l'attaccante farà staffetta, perché non ha ancora i novanta minuti nelle gambe. Perciò, nonostante l'importanza relativa che può avere - anche perché la Salernitana, già salva, non sembra essere sulla carta avversario titanico - la Joya deve mettere benzina nelle gambe. Perciò, oltre a essere impiegato contro la squadra granata, il piano prevede che scenda in campo anche sabato prossimo al Franchi contro la Fiorentina, senza però farlo rischiare. (...) Ieri, comunque, l'argentino si è allenato in gruppo, anche se non è stato provato nella formazione titolare. Logica lascia intendere che farà staffetta in ogni caso e a prescindere dal risultato, nonostante continui la fisioterapia per tenere sotto controllo sia il fastidio all'adduttore destro che la caviglia sinistra, acciaccata dalla botta ricevuta da Palomino durante la partita contro l'Atalanta. Tutto sommato, il fatto che l'attaccante abbia dovuto saltare 14 partite sulle 50 complessive, e sulle 36 disputate abbia giocato una media di 65 minuti a gara, lo fa sentire ancora in debito con un tifo che non ha avuto bisogno della finale di Budapest per impazzire di entusiasmo. (...)
(gasport)