LEGGO (F. BALZANI) - I cori della curva, l'abbraccio dei giocatori e gli occhi lucidi al centro del campo. Il gol più importante sabato all'Olimpico è arrivato dopo il 90' e non l'ha segnato un calciatore. Non porta punti, non riporta la Roma in zona Champions, ma regala speranza e voglia di combattere in quella che è considerata la partita clou della gestione Mourinho. Anche più di Tirana. Giovedì col Bayer Leverkusen, infatti, c'è in ballo un'intera stagione che potrebbe concludersi con l'addio del tecnico (ieri spettatore in Roma-Fiorentina Primavera) in stile Triplete: la vittoria di un trofeo e il saluto a un popolo che lo ama, tranne rare eccezioni, e che ieri gli ha riservato applausi anche al Tre Fontane. Discorsi futuri. Ora c'è da pensare al Leverkusen di Alonso con la possibilità finalmente di schierare Dybala dal primo minuto e di sperare nel ritorno di Wijnaldum. Per Smalling il discorso è rinviato alla gara del 18 maggio in Germania, mentre saranno solo spettatori Llorente, Karsdorp, Kumbulla ed El Shaarawy. Sarà tra i titolari anche Abraham, ballottaggio a destra tra Celik e Zalewski. La Roma si riaffaccia in Europa per dimenticare i dolori di un campionato difficile tra infortuni, arbitraggi discutibili e qualche errore individuale di troppo. Il cammino nelle coppe nelle ultime tre stagioni è stato praticamente perfetto e ha portato il club ad arrivare sempre tra le prime 4 della competizione. Decisamente diverso il rendimento italiano: la Roma è inchiodata tra il 6° e il 7° posto praticamente dal 2018. Colpa di una rosa corta che ha portato prima Fonseca e poi Mou a dover scegliere una sola competizione da portare fino in fondo. La società in inverno ha indebolito la squadra cedendo un titolare come Zaniolo per prendere Solbakken, peraltro non utilizzabile in lista Uefa. L'arrivo ormai certo di Aouar non basta a guardare con ottimismo al futuro. A Mou pesa l'indifferenza di fronte alla richiesta di un rinnovo e alla mancata difesa di Pinto e dei Friedkin proseguito anche dopo il nuovo attacco di Ulivieri: «Sono fatto di una pasta diversa alla sua». E allora c'è da pensare al presente, e al Leverkusen. Con Mourinho. Che a qualcuno (anche a Trigoria) piaccia oppure no.
Con il Bayer in ballo la stagione ma l'allenatore medita l'addio
08/05/2023 alle 07:19.