LEGGO (F. BALZANI) - Un mercoledì da cani. Con nuovi infortuni, una rosa ridotta all'osso, la furia di Mourinho e un punticino che se non altro mantiene la Roma viva su quel treno Champions super affollato.
Arriva un pareggio a Monza per Mou che ha perso anche El Shaarawy (rischio lesione) e Celik espulso nel finale. Nel mezzo una gara con tanti errori da entrambe le parti. Quello di Di Gregorio aveva permesso alla Roma di andare in vantaggio proprio col Faraone bravo a ribattere due volte in rete dopo il salvataggio sulla linea di Mari. Poi però nuova dormita della difesa giallorossa che si perde Caldirola lasciato tutto solo in area. Nella ripresa solo gli interventi dei due portieri hanno evitati altri gol frutto spesso dello squilibrio tattico di una gara bruttina.
Al 93' la chance l'ha avuta Ibanez, pochi secondi dopo Rui Patricio ha evitato il peggio. Mourinho ha tenuto in panchina Dybala e Wijnaldum, visti i prossimi impegni con Inter e Leverkusen che valgono una stagione. Ma la Roma continua ad avere enormi problemi di formazione. A fine gara Mou è un uragano con arbitro e società: «Giocare con il peggior arbitro che ho incontrato in carriera è dura anche se non ha influenzato il risultato, e ne ho visti di scarsi. Tecnicamente è orribile, anche dal punto di vista umano non è empatico. Non crea rapporti con nessuno. Dà un rosso ad uno che scivola in una partita ormai morta, io sono uscito prima per non essere espulso. Noi come società non abbiamo la forza e il Dna di dire che questo arbitro non lo vogliamo, la Roma deve crescere. Ho una panchina inesistente. Siamo l'unica squadra che non ha la rosa per stare così in alto in due competizioni. Troppi infortuni? Andatevi a vedere quante partite devono giocare El Shaarawy o Smalling e quante ne hanno giocate in passato. C'è stanchezza al limite, io sarò con questi ragazzi fino all'ultimo minuto. Altre squadre hanno abbandonato l'Europa, noi no».