IL TEMPO (M. CIRULLI) - Abraham e Zalewski a tutto tondo. Nel Media Day organizzato dalla Uefa, giorno in cui Trigoria ha aperto le sue porte alla stampa, molti calciatori hanno raccontato le proprie sensazioni in vista della finale di Europa League a Budapest il prossimo 31 maggio.
Uno dei giocatori che si è fermato in mixed zone è Nicola Zalewski, uno dei «bambini» che Mourinho ha fatto diventare titolare negli ultimi due anni. Il polacco ha parlato proprio dell'esperienza maturata nello scorso anno: «Arrivo a Budapest come giocatore più esperto, maturo e pronto. Nonostante ciò, parliamo comunque di una finale Europea, e ovviamente sentirò lo stesso tipo di pressione che sentivo lo scorso anno. Sappiamo che è una partita che può entrare nella storia della Roma e daremo sicuramente tutto. Abbiamo la testa giusta per affrontare queste partite - ha poi aggiunto - con un allenatore e uno staff che hanno vissuto momenti come questi, loro sapranno prepararci e farci arrivare determinati alla finale». Inevitabile il passaggio su Mourinho e le posizioni ricoperte in campionato, giocando su entrambe le fasce: «Mi stimola perché vuol dire che il mister ha fiducia in me. Per aiutare la squadra sono disposto a cambiare ruolo».
Anche Abraham ha parlato del suo rapporto con Mourinho: «Io lo chiamo lo zio di Roma. Da calciatore posso dire che ti serve una persona che ti sprona in ogni situazione e lui è un maestro in questo». Il numero nove ha poi spiegato la differenza di gol realizzati rispetto allo scorso anno: «Sono arrivati giocatori con caratteristiche diverse, abbiamo anche uno stile di gioco diverso. La cosa più importante è che dobbiamo difendere come squadra. Ovviamente da attaccante a volte è fastidioso perché vorresti sempre avere possibilità di segnare. Farei di tutto per la squadra, se serve giocare da centrale in difesa per proteggere la porta sono pronto a farlo. Poi ovviamente come centravanti il mio obiettivo è quello di segnare gol, ma alla fine conta vincere trofei e abbiamo l'opportunità di farlo a Budapest». L'Inglese ha poi voluto parlare di ciò che è successo a Vinicius Jr a Valencia, con alcuni tifosi che hanno lanciato dei cori razzisti: "Cose del genere non dovrebbero accadere, so che stanno agendo in modo severo, per fermare i diretti interessati».