Al 49’ della ripresa, Roma e Milan non avevano ancora tirato in porta, quando il match è impazzito di colpo... De Ketelaere ha perso la palla in un contrasto, Celik è ripartito veloce e ha trovato Abraham al limite. Calabria ha steccato l'anticipo, Kalulu la chiusura e l'inglese ha fulminato Maignan.
Olimpico in fiamme. Invece, al 52', Leao ha scodellato la palla alle spalle della difesa giallorossa e Saelemaekers ha spinto in rete l'1-1. Un pareggio folle che lascia rimpianti a entrambi i tecnici. Ma il Milan deve averne un po' di più.
Mourinho, in piena emergenza, che ha perso anche Kumbulla, Belotti e Bove nel corso del match, ha disegnato la sola partita possibile: intensa, organizzata, protetta, magari anche sporca. Un punto poteva essere un traguardo accettabile fin dall'inizio. Forse, inconsciamente lo ha pensato anche il Milan. Ma i rossoneri stavano meglio e avrebbero dovuto cercare con altro spirito la vittoria, per scrollarsi di dosso la Roma e tenere a distanza l'Inter. Al Milan sono mancate velocità, lucidità e la luce delle stelle.
45' senza emozioni e senza tiri in porta. Le due prime punte presentate da Mourinho erano una finta dichiarazione di guerra. Hanno lavorato quasi solo senza palla, per sporcare l'impostazione rossonera. Anzi, Abraham si è rivelato il miglior difensore di Pioli perché ha sventato l'unico vero pericolo del primo atto. Minuto 34': Spinazzola scappa a sinistra e crossa basso, Pellegrini calcia a colpo sicuro, ma la palla sbatte contro le gambe dell'inglese. Il capitano parte largo a sinistra, poi si accentra per dettare o concludere tra le linee. Così fa Brahim Diaz, che parte da destra e converge. Più svogliata la premiata catena di sinistra: tanti errori tecnici di Leao, poca spinta da Theo Hernandez. Il Milan chiude il tempo con il 64% di possesso, ma senza avere mai dato la sensazione dell'assedio. La Roma non è mai riuscita ad avvolgere le sue due punte con una manovra collettiva. Mou, già in emergenza difensiva, ha perso Kumbulla dopo un quarto d'ora: dentro Bove e Cristante stopper.
Il Milan riparte senza l'infortunato Tomori (Thiaw), la Roma con un opportuno El Shaarawy in più. Il Milan trasmette due sensazioni contrastanti: ha in mano la partita, ma non la stringe abbastanza. Fa troppo poco per portarla a casa, carenza di ritmo e di determinazione. Circolazione lenta. Un peccato mortale contro Mou. Infatti la Roma resiste con una rabbia che al Diavolo manca e aspetta il momento giusto per mordere.
Lo trova al 49' con la ripartenza di Celik e la giocata di Abraham che disinnesca la chiusura di Calabria e Kalulu. Sembra finita, invece Pioli restituisce la beffa dell'andata e pareggia al 52' con una zampata di Saelemaekers, pescato da Leao. Ma il Milan non è nelle condizioni di festeggiare. Più della Roma in emergenza, aveva la possibilità e le risorse per vincere e non ha vinto.
(Gasport)