La Roma femminile ha superato ieri allo stadio Tre Fontane, davanti ad oltre 2000 tifosi in festa, tra cui la nuova Ceo giallorossa Lina Soulokou, 2-1 la Fiorentina e si è aggiudicata il primo scudetto della sua storia, mettendo il sigillo su un campionato dominato dall'inizio alla fine.
I gol di Giada Greggi («Lo aspettavo dal primo giorno, il merito è di tutto il gruppo», ha detto dopo il match) nel primo tempo e di capitan Elisa Bartoli nella ripresa hanno consentito alle ragazze di Spugna di vincere la partita.
«È stato il gol della vita - le parole di Bartoli - Ringrazio tutte le ragazze che hanno fatto parte della Roma. Questo scudetto va alla città e a tutti i tifosi. Si sa quanto sia difficile vincere a Roma e noi ci siamo riuscite, ora festeggeremo per molto tempo».
Entusiasta il tecnico Alessandro Spugna: «Ce lo siamo meritato per la stagione che abbiamo fatto, ora festeggiamo ma poi iniziamo a pensare alla finale di Coppa Italia (il 4 giugno contro la Juventus, n.d.r.)». Il percorso della Roma è cominciato anni fa con in panchina Betty Bavagnoli, ora responsabile tecnica: «Ci ho sempre creduto, ora vogliamo continuare a crescere anche a livello internazionale».
Prima di Spugna, a livello di prima squadra l'ultimo tecnico a vincere uno scudetto nella Capitale era stato Capello. «Le ragazze - le parole di don Fabio - si sentiranno importanti e orgogliose di quanto fatto. Saranno ricordate in ogni momento perché vincere nella Capitale non è come farlo a Milano e Torino». Sono arrivati anche i complimenti di Roberto Gualtieri: «Uno scudetto storico che riempie di gioia e orgoglio». E di Francesco Totti: «Avete realizzato il sogno di una vita, da oggi il vostro nome sarà nella storia della Roma».
(Corsera)