Se la classifica di Serie A racconta la parità, sul fronte nuovo stadio è la Roma a essere nettamente in vantaggio sul Milan, che ancora si dibatte intorno alla scelta dell'area che superi i veti incrociati.
In casa giallorossa, incassato ieri il sesto e ultimo via libera da parte delle commissioni interessate al progetto sull'area di Pietralata, è stata fissata la data in cui la delibera del Pubblico Interesse andrà in aula: il 4 maggio. A quel punto comincerà l'iter vero e proprio, con la società che dovrà presentare il progetto, destinato a essere esaminato dalla Conferenza di Servizi. I Friedkin hanno presentato un "business plan" da circa 520 milioni, ma è possibile che si salga intorno ai seicento. La prossima settimana, intanto, la ceo Souloukou incontrerà il presidente del IV Municipio, quello interessato, anche perché le proteste dei residenti non mancano. Il feeling fra Roma e Comune è forte, ma difficilmente si giocherà la prima partita nel 2027, anno del centenario del club.
Il Milan in queste settimane sta lavorando a fari spenti. Al centro del palcoscenico l'area di La Maura, a poco più di un km da San Siro, individuata recentemente ma appetibile. Le ultime settimane però hanno raffreddato l'ipotesi, mentre il sindaco Sala ha chiesto a Milan e Inter di dare una risposta entro tre mesi sul progetto originale del nuovo San Siro, al momento ipotesi molto improbabile. La certezza è la priorità del Milan: avere tempi rapidi e certi. Il club sceglierà l'area che garantirà un percorso con meno ostacoli e rallentamenti. Quando si deciderà? Tra giugno e l'estate, verosimilmente.
(Gasport)