Mou ci pensa: la difesa a quattro può essere una soluzione estemporanea, figlia delle assenze in difesa: squalificati Ibañez, Kumbulla, Mancini, più Cristante, che sarebbe stato utile anche come centrale, in più l'infortunato Karsdorp. La difesa a quattro l'abbiamo vista a inizio partita nella gara con l'Helsinki, per il resto solo in corsa.
Mou in questi giorni l'ha provata, con in mezzo Smalling, che oggi fa cento in serie A, e Llorente, e davanti a sinistra El Shaarawy. Prove anche di difesa a tre: Celik nei tre e fuori il Faraone. Due sistemi di gioco utili a inizio o durante la partita, ma come noto la squadra si trova meglio con i tre dietro.
Quella di oggi pomeriggio è una sfida che la Roma non può sbagliare, vista la classifica. Anche il pari sarebbe un risultato negativo. La Roma si ritrova a inseguire dopo aver perso occasioni per guardare tutti dall'alto: le ultime due partite, con Sassuolo e Lazio, hanno riportato la squadra alle spalle delle big ma con tre punti aggancerebbe l'Inter, ma la Juve sale sempre più.
Servono i gol, serve il risveglio di Abraham (che non segna in A dal 4 febbraio) o di Belotti (a quota 0), ma non solo loro. C'è Dybala, che nell'ultima partita, il derby, non ha lasciato traccia, Comincia il rush finale, quello che aprirà le porte al futuro e Mou che di questonon vuole parlare. José attende segnali dai Friedkin: a Roma sta bene e questo lo ha ribadito anche venerdì, ma ha bisogno della Champions.
Il futuro se lo giocano pure parecchi giocatori. Calciatori in prestito (Llorente), quelli che non hanno convinto per vari motivi (Celik, Wijnaldum); quelli che aspettano un rinnovo (Smalling, El Shaarawy) o una conferma (Belotti); quelli che hanno una clausola (Dybala) e possono scappare senza chiedere il permesso; quelli che forse sono in partenza (Abraham). Mou aspetta segnali di risveglio. Li aspetta pure da Pellegrini, che ha bisogno di ritrovarsi.
Dejan Stankovic ha Mou come modello, ma non vuole fare sconti, la classifica piange. «Proviamo a giocarcela con tutti. Cercheremo di farlo con la Roma, una squadra tosta e molto creativa in avanti e parlo di gente come Dybala, Pellegrini, Spinazzola, Abraham. C'è un grande tifo che sostiene la squadra dal primo al novantesimo, lo stadio è sempre pieno».
(Il Messaggero)