Quando José Mourinho parla, i sudditi ascoltano come rapiti. Ultimamente il portoghese si è espresso sulla penalizzazione che ha colpito la Juventus e sulla relativa classifica per i posti in champions, con probabili colpi di scena: «Siamo in Italia, sicuri che la Juventus abbia 59 punti?». Sull'incertezza della dotazione bianconera, nessun dubbio, fino a sentenza ultima. Ma l'accenno all'Italia? È doveroso ricordare ai contemporanei che lo stesso Mourinho ha nel proprio curriculum glorioso, anche un stagione opaca, quella relativa al campionato 2003-2004. Egli era, al tempo, allenatore del Porto e il club di proprietà di Pinto Da Costa fu coinvolto, insieme con il Boavista e l'Uniao Leira, in uno scandalo di corruzione di arbitri. (...) Portò alla retrocessione del Boavista, alla penalizzazione di 6 punti del Porto e di 3 punti dell'Uniao. (...) I fatti avvennero nella città di OPorto e non risulta che nessun allenatore italiano abbia mai avuto l'improntitudine di dichiarare: «Beh, certe cose accadono in Portogallo». José Mourinho ha un vuoto di memoria, è infatti nato a Setubal che non risulta essere ancora distretto italiano.
(Il Giornale - T. Damascelli)