Dfritti tv a 3 o 5 anni? Nelle regole della prossima asta per le gare del campionato di calcio di Serie A c'è un baco, pasticcio, cortocircuito. La portata dipenderà dalle conseguenze su una partita già di per sé complicata, in cui è in ballo il futuro dell'intero sistema. (...) La Serie A si ritrova col fiato sospeso per il bando dei diritti tv, in cui i malcapitati dirigenti della Lega devono piazzare un prodotto in declino a oltre un miliardo a stagione, cifra minima sufficiente a mandare avanti il carrozzone. Agli ultimi giri è stato un calvario: nel 2018 la battaglia da tregenda tra gli spagnoli di Mediapro e Sky, che ha partorito il tanto odiato doppio abbonamento per i tifosi; meglio nel 2021, con l'offerta vincente
della poco premiata coppia Dazn/Tim, che però sul campo ha rimediato solo figuracce, tanto che il colosso telefonico ha deciso di uscire prima possibile dall'affare. Per il 2024 se possibile le prospettive sono ancorapeggiori: colpa non certo delle presunte disdette dei tifosi della Juventus inviperiti per la penalizzazione, ma di un mercato asfittico da anni. L'e-sperienza di Dazn è stata deludente (per usare un eufemismo), Sky è satolla per essersi appena aggiudicata la nuova "super" Champions League a 36 squadre, si vocifera sempre di Amazon, Apple &C., c'è la prospettiva dell'ingresso di fondi e banche d'affari per finanziare il famoso "canale della Lega", ma chissà quali saranno le reali novità. (...) È cambiato il quadro normativo: nel decreto Aiuti quater convertito a metà gennaio è passata la modifica della legge sui diritti tv, che ha allungato i contratti da tre a cinque anni, come richiesto dai presidenti del pallone, in primis Claudio Lotito. Il senatore-patron in realtà avrebbe voluto anche l'estensione retroattiva per l'attuale contratto di Dazn, in modo da garantirsi un paracadute in caso di flop del bando ; non se n'è fatto nulla per il parere negativo del governo e del ministro Abodi, ma per il futuro il passaggio ai 5 anni è stato ratificato. Una novità importante, che permette alla Serie A di stabilire partnership più lunghe (...)
(Il Fatto Quotidiano)