IL TEMPO (L. PES) - Una settimana importante, se non cruciale, per il destino della stagione giallorossa. Le sfide contro Real Sociedad e Lazio diranno molto sul destino della Roma dopo il ko interno contro il Sassuolo, ma Mourinho (che tornerà regolarmente in panchina giovedì) potrà contare su alcune pedine fondamentali, e fonti di certezze, che sono mancate domenica all'Olimpico. Da Pellegrini a Mancini, passando per Cristante e Belotti fino alle speranze Llorente e Solbakken: il tecnico portoghese ritrova diversi titolari per il rush finale prima della sosta di fine mese.
La notizia migliore, in questo senso, arriva proprio dal capitano giallorosso. Ieri mattina il numero 7 ha svolto una tac di controllo dopo la bruttissima ferita alla testa rimediata nel match d'andata contro la Real Sociedad e che gli è costata ben trenta punti di sutura. L'esito negativo dell'esame pemetterà a Pellegrini di tornare già oggi ad allenarsi con l'ausilio di un caschetto protettivo, per poi essere a disposizione per l'insidiosa trasferta di San Sebastian. La voglia di esserci, come sempre, non manca da parte di Lorenzo, fortunato ad aver scampato conseguenze peggiori dopo lo scontro sul campo dello scorso giovedì. Anche Belotti si è fermato dopo l'Europa League. L'attaccante ex Toro si è fratturato due dita della mano destra, ed è stato operato sabato matti-na, saltando la gara con il Sassuolo. Oggi il Gallo verrà visitato dal chirurgo che lo ha operato, ma c'è fiducia sulla convocazione per la Spagna. Discorso diverso per Mancini e Cristante: il primo tenuto fuori in campionato per evitare la squalifica nel derby, il secondo la squalifica l'ha scontata, e sarà certamente protagonista in mediana sia in Europa che nella stracittadina. Sulla via del recupero anche i due arrivi di gennaio Solbakken e Llorente, alle prese entrambi con lievi problemi muscolari. Per il difensore l'obiettivo è il ritorno europeo, mentre il norvegese (essendo fuori lista) potrebbe tornare in panchina nel derby (sold out i settori dedicati ai tifosi della Roma. Un'infermeria, insomma, che va svuotandosi, e che semplifica le scelte di Mourinho senza la necessità di chiedere straordinari a nessuno.
Ad una Roma stanca e svuotata dal ko interno contro il Sassuolo, ora servono centottanta minuti (se basteranno) di sacrificio e dedizione, per non disperdere il buon lavoro fatto sin qui. Domenica, Fabbri e Kumbulla a parte, si è ripetuto per l'ennesima volta il calo di tensione che segue a grandi partite, proprio quando il tecnico ne aveva parlato diffusamente dopo la serataccia di Cremona. Un campionato imperfetto consente ai giallorossi di essere ancora pienamente in corsa per la Champions League, ma in questa Serie A soltanto una volta la squadra di Mou è riuscita a mettere insieme più di 2 successi di fila (Inter, Lecce e Sampdoria a otto-bre). E, in generale, in stagione tra campionato e coppe è successo 3 volte, troppo poco per chi ambisce a tornare nell'Europa che conta.