Se è l'ombra dei grandi sconfitti a scolpire di luce il corpo dei vincitori, se è il loro tormento a generare l'estasi, se la gloria dei primi si misura con la tenacia dei secondi, allora al meraviglioso Napoli manca qualcuno che riempia la sua solitudine. Non è certo colpa di questa squadra, una delle più belle nella storia della Serie A, ancora in grado addirittura di battere o eguagliare il record juventino dei 102 punti, se dietro c'è un abisso che è soprattutto un vuoto. Il Napoli si volta e non vede nessuno. [...]
La corsa del Napoli si specchia nella lentezza delle rivali, tutte al di sotto della media di 2 punti a partita (esclusa la Juventus, però penalizzata dai meno 15): c'è un solo precedente a riguardo nei tornei a 20 squadre, la Roma del 2014/15 che alla 26ª giornata era seconda con 50 punti, gli stessi dell'Inter di adesso, una squadra capace di perdere otto volte e restare ancora lì pur avendo una proiezione di 73 punti finali. Due anni fa, 77 punti non bastarono al Napoli per raggiungere la Champions (arrivò quinto). L'evanescenza di Inter e Milan, Roma e Lazio, oltre alla Juve delle molteplici zavorre, è la clamorosa contraddizione del campionato: lo domina il Napoli, ma contro chi? Anche la partita-scudetto è mancata, forse Napoli-Juventus 5-1 (i bianconeri erano a meno 7), ma troppo presto e con troppa differenza. Fuori i secondi.
[...] E non si può nemmeno dire che il livello globale sia infimo, visti i brillanti percorsi europei di molti nostri club: le milanesi ai quarti di Champions, le romane ancora in corsa nelle loro coppe. Forse, è nella testa che va cercata una risposta. Forse, qualcuno ha reso con enorme anticipo l'onore delle armi per consapevole, manifesta inferiorità, pensando soprattutto ad altro: alla Champions, all'Europa League, alla fidanzata. [...] Ma il Napoli, grande capolista senza lista, eroe solo come un astronauta nell'universo, Fausto senza Gino, più di così non poteva fare.
(Maurizio Crosetti - La Repubblica)