IL MESSAGGERO - Dopo il sorteggio che ha rimesso una contro l'altra Roma e Feyenoord in Europa League, Alessandro Onorato fa fatica a nascondere il suo sconcerto. «È surreale -spiega l'assessore capitolino allo Sport e ai Grandi eventi - che il 20 aprile, mentre il sindaco Gualtieri, il Comitato promotore per Expo e diversi ministri del governo Meloni saranno concentrati ad accogliere i commissari del Bie (l'ente che affida e gestisce l'organizzazione dell'Esposizione universale, ndr), noi ci dobbiamo preoccupare se ricevere o meno gruppi organizzati, che già nel 2015 hanno creato disordini a Roma, come dimostrano i danni alla fontana della Barcaccia di piazza di Spagna».
Allora stop ai tifosi olandesi?
«Sì, quanto successo mercoledì a Napoli, non deve ripetersi da noi. Certi ultras, qui, non devono veni-re. Roma non è una città qualun-que, ma un museo cielo aperto».
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E se il blocco ai tifosi non venisse deciso?
«Sono sicuro che il governo si assumerà le proprie responsabilità: la nostra città è patrimonio dell'Unesco, è uno scrigno prezioso e delicato. Vorrei ricordare che nel 2015 a Rotterdam i tifosi della Roma vennero concentrati fuori dalla città e scortati soltanto qualche minuto prima dell'inizio della partita dentro lo stadio, nonostante non ci fossero stati precedenti di violenza da parte del tifo giallorosso. Mi auguro che il governo predisponga leggi più stringenti, perché è un diritto di tutti gli amanti del calcio di poter vedere una partita senza avere paura di portare con sé i propri figli. Di annunci ce ne sono gati tanti, è ora di passare ai fatTI»