Lo ha ammesso anche Tiago Pinto che la rosa si è indebolita. La squadra di José Mourinho fa un passo indietro a causa della cessione di Zaniolo a mercato chiuso. Il dirigente ha garantito che l'acquisto del rimpiazzo era cosa certa se la cessione fosse avvenuta nei tempi previsti, ma la storia ha avuto un altro epilogo. José dovrà quindi adattarsi con quello che ha per raggiungere la qualificazione in Champions. Dunque, sarà determinante escogitare un modo per fare un turnover ragionato nel mese di febbraio considerando che davanti a sé la Roma avrà cinque partite, tre di Serie A (Lecce, Verona e Cremonese) e il playoff di Europa League contro il Salisburgo. Il primo passo sarà battere il Lecce in trasferta sabato pomeriggio. Torneranno tutti i titolari, compreso Dybala che ha finito la partita contro l'Empoli con una contusione lombare. Giocherà accanto ad Abraham e a supporto, leggermente più indietro, ci sarà Pellegrini.
In attesa che Wijnaldum recuperi a centrocampo (pronto per la convocazione), la coppia più affidabile è Cristante-Matic, mentre sulle fasce un ruolo determinante lo avrà El Shaarawy. Sulla destra potranno alternarsi Zalewski e Celik in attesa che il caso Karsdorp rientri. C'è poi il capitolo difesa: Mancini, Smalling e Ibanez sono praticamente insostituibili, la prima riserva è Kumbulla, la seconda Llorente. Solbakken per ora non ha nessuna chance di partire titolare. Mou non lo vede, non lo considera adatto a giocare con la difesa a tre e avrà bisogno di altre settimane prima di essere all'altezza. C'è poi Wijnaldum, sui social manda segnali incoraggianti: «Mi sento ogni giorno più forte» e non è da escludere che in campionato contro il Verona possa mettere qualche minuto nelle gambe.
(Il Messaggero)