LEGGO (F. BALZANI) - Maledetta sfortuna, ma pure maledetti errori sotto porta. La Roma esce sconfitta dalla Red Bull Arena dopo una prova solida che meritava ben altro risultato e con la paura per le condizioni di Dybala, uscito a fine primo tempo per un problema al flessore. Festeggia, invece, il Salisburgo che ha trovato la rete decisiva con Capaldo nell'unico tiro in porta degli austriaci e sull'unica distrazione difensiva romanista. Perfetti non sono stati gli attaccanti. Dopo aver preso le misure, infatti, la squadra di Mourinho ha capito come far male al Salisburgo attirando l'avversario e ripartendo in verticale. Come al 43' quando un Cristante formato Europeo ha mandato in porta Abraham. L'inglese ha fatto tutto bene, ma ha trovato il sedere (in senso letterale) di Kohn. Negli spogliatoi è rimasto Dybala: sovraccarico al flessore per l'argentino, che salterà il Verona, ma proverà a farcela per il ritorno con il Salisburgo. Anche senza la Joya la Roma ha condotto il gioco trovando il palo di Cristante e il contropiede sprecato da Zalewski. Ma l'occasione d'oro è arrivata nei minuti finali con la sponda di Smalling per Belotti. Il Gallo ha toccato il pallone che è rimbalzato prima sulle mani del portiere, poi sulla traversa. La dura legge del gol ha colpito Mou. A 2' dalla fine infatti Capalbo ha bruciato Matic e messo in porta un pallone pesante in vista del ritorno di giovedì all'Olimpico. Mou non ci sta: «Bisogna mettere la palla dentro, quando non accade c'è questo rischio. Quando la mia squadra dà tutto non dirò mai niente di negativo. Abbiamo dominato la partita, sempre avuto il controllo. Abbiamo sbagliato dei gol incredibili e ci manca un rigore netto nel primo tempo. Siamo stati sfortunati anche con il cambio di arbitro. Prendere gol così è ingiusto, ma questo è il calcio. Dybala? Non so come sta, ma non poteva giocare la ripresa».
Roma, due legni e tanti rimpianti. Il Salisburgo la gela all'88': 1-0
17/02/2023 alle 07:17.