«Siamo il popolo di Maurizio». Una folla commossa e silenziosa. Piazza del Popolo come un teatro a cielo aperto e una vasta platea. La sua. L'ultimo Maurizio Costanzo show ha restituito il senso del legame del grande conduttore con la sua città. E l'intero Paese. Con il dolore per averlo perso, la gioia di averlo avuto e la nostalgia dei tempi andati. Un applauso durato tutta la giornata, lungo il viaggio del feretro dalla camera ardente in Campidoglio alla Chiesa degli Artisti. Dove "l'entrata in scena" del giornalista, morto venerdì scorso all'età di 84 anni, si è consumata davanti ai figli e ai nipoti, alla moglie Maria De Filippi e ai tanti amici di una vita fino al minuto di silenzio davanti al Teatro Parioli e alla sepoltura nel cimitero del Verano.
Frasi bellissime sono state dedicate da amici e estimatori. Presente pure il premio Oscar Paolo Sorrentino. Prima della preghiera degli Artisti letta da Gerry Scotti, toccanti sono state quindi le parole della figlia di Costanzo, Camilla: «Ti immagino in Paradiso a fare talk show, nulla di quello che ci hai lasciato andrà perduto. Non hai avuto tre figli ma molti di più». E se le note di Se telefonando avevano scandito l'ingresso del feretro, il sottofondo per l'ultimo saluto in piazza è stata proprio la storica sigla del Maurizio Costanzo Show. Sotto gli occhi commossi della moglie. E delle migliaia di persone che hanno a lungo applaudito.
(Gasport)