IL TEMPO (L. PES) - Un diamante da ammirare e ostentare, ma soprattutto da difendere. Che Dybala fosse la chiave di volta dell’andamento positivo della Roma lo si era visto già nel 2022, quando dopo l’infortunio (proprio contro il Lecce nel match d’andata) la media punti dei giallorossi si era dimezzata. Ma nel nuovo anno l’incidenza del fuoriclasse argentino si è confermata, forse in maniera addirittura più significativa rispetto alla prima parte di stagione. I numeri, da questo punto di vista, raccontano dell’assoluta esigenza per la squadra di Mourinho di poter contare sull’apporto della Joya. L’apporto è incredibile in riferimento alle marcature della Roma: nel 2023 Dybala è entrato in sette degli undici gol realizzati, ai quali si potrebbe aggiungere il rigore procuratosi nel match contro il Bologna che ha aperto l’anno solare. E, tranne nell’ultima occasione contro il Lecce, quando l’ex Juve ha segnato o fornito assist, la Roma ha sempre portato a casa i 3 punti nel nuovo anno. Ora, con il ritorno dell’Europa League, Mourinho dovrà gestire e preservare il suo gioiello più prezioso. Ogni qualvolta che subisce un colpo, che prolunga uno scatto, o che appare dolorante (magari per una semplice contusione, come in Roma-Empoli), i tifosi (e Mourinho) trattengono il fiato. C’è la consapevolezza, anche perché il tecnico portoghese non lo ha mai nascosto, che una sua eventuale assenza prolungata sarebbe deleteria per le ambizioni della Roma. Una dipendenza della quale si è discusso tanto nella Capitale, ma che diventa inevitabile quando il talento è talmente sublime da oscurare tutto il resto. A Lecce è arrivato l’ottavo gol del campionato di Dybala nelle sedici presenze collezionate, praticamente ne segna uno ogni due partite. L’argentino è il capocannoniere della squadra sia in campionato che, in generale, in tutte le competizioni con 11 gol, che vanno sommati ai 7 assist (tutti in Serie A). Numeri da trascinatore assoluto per l’ex Juventus, che nella Capitale ha ritrovato entusiasmo e centralità nel progetto tecnico. I tifosi lo venerano sin dal primo giorno, i compagni lo seguono riconoscendone la superiorità tecnica, e Mourinho gli ha affidato le chiavi della squadra con la sua sopraffina qualità. Tra tre giorni si torna in campo nella difficile trasferta di Salisburgo per l’andata dei playoff di Europa League. Lì si capirà meglio se, come sembra dalle dichiarazioni degli stessi protagonisti, la qualificazione alla prossima Champions League attraverso il piazzamento in campionato ha la priorità sul resto. In questo senso l’impiego o meno di Dybala dal primo minuto potrà dire molto: risparmiargli fatica servirebbe per mantenere alta la condizione, ma lasciarlo fuori rappresenta sempre un rischio enorme.