Pace fatta. Le tanto agognate scuse di Rick Karsdorp sono arrivate, insieme con il perdono di José Mourinho e della società. Un passo fondamentale per il completo reinserimento in squadra dell'ormai ex "traditore".
L'allenatore aveva teso la mano all'olandese alla vigilia di Roma-Napoli. E il gm Tiago Pinto aveva ribadito i trattati di pace lo scorso mercoledì. Due indizi diventati una prova con il confronto avvenuto nei giorni scorsi tra i due. Insieme per la Roma, come da motto del club. Almeno sul campo. Perché per quel che riguarda le questioni disciplinari - tra multe, l'arbitrato per la decurtazione dello stipendio e la causa per mobbing - le controversie tra il difensore e la società giallorossa seguiranno il decorso previsto.
Il tempo e l'impegno silenzioso dell'olandese ha riallineato i rapporti. Il ritiro in Portogallo era stato il primo segnale di ricongiungimento tra i due. Poi il nuovo anno, gli allenamenti sempre al massimo - insieme ad un mercato senza acquirenti concreti - ha fatto il resto. Di necessità virtù. Almeno fino a giugno.
Per rivederlo in campo bisognerà però ancora aspettare. Il difensore non è stato convocato da Mourinho per i postumi dell'infortunio articolare che lo ha condizionato nelle ultime settimane. Ci sarà l'altro olandese, Wijnaldum, che potrebbe tornare in campo a sei mesi dall'infortunio. Con Karsdorp l'appuntamento è rimandato alla prossima settimana, quando tornerà tra i convocati per la gara di Europa League contro il Salisburgo.
(La Repubblica)