Nicolò Zaniolo ha chiesto di essere ceduto in questa sessione di mercato, la società giallorossa si è detta disponibile a valutare e possibili pretendenti hanno cominciato a sondare la situazione. Per adesso, però, le concordanze si fermano qui, visto che le tre parti hanno scoperto di avere quel muro davanti che non consente di avanzare.
Zaniolo sembra essere psicologicamente alla frutta, tanto che la società ha accettato l'idea di non convocarlo per la delicata trasferta contro lo Spezia in programma oggi pomeriggio, nonostante ieri il giocatore si sia regolarmente allenato. In ogni caso, fin quando il caso non si risolverà - oppure fin quando il mercato non chiuderà - Mourinho ha convenuto che l'attaccante pare impossibile da utilizzare per avere un rendimento all'altezza della situazione.
La Roma ha fissato un prezzo base di 40 milioni trattabili - a 30 milioni si può chiudere - ma pur aprendo al prestito vuole avere la certezza di incassare questa somma e fare una buona plusvalenza, non dimenticando che il quindici per cento sarà da girare all'Inter. Tutti i club che si sono presentati finora, però, offrono solo il diritto e non l'obbligo di riscatto, se non a determinate condizioni. Quali sono pretendenti rimaste? Tottenham, West Ham e Leicester. Ma c'è anche il tentativo di offrirlo al Psg, anche se per ora pare freddo. L'attaccante ha già espresso la propria scelta: vuole andare alla corte di Antonio Conte. Gli "Spurs" sono quelli che premono di più sull'acceleratore, tant'è vero che anche ieri c'è stato un nuovo contatto fra il responsabile del mercato dei londinesi, Fabio Paratici, e Claudio Vigorelli, agente del giocatore. Il Tottenham è pronto ad arrivare anche a 30 milioni, magari con bonus, ma per far scattare l'obbligo vuole inserire la clausola della qualificazione in Champions. E la Roma ha già detto di no.
Intanto ieri Nicolò ha vissuto una giornata surreale. Dopo essersi allenato, è tornato a casa, blindato nei suoi pensieri. Qualora alla fine del mercato la situazione non si sbloccasse, il giocatore è chiamato a riprendere il cammino come tutti, altrimenti andrebbe incontro a sanzioni. Poi, certo, ci sarà da ricucire con l'ambiente che adesso gli è diventato ostile.
La Roma sa bene che Zaniolo, col contratto in scadenza nel 2024, a questo punto non firmerà più il prolungamento, e sa altrettanto bene che sei mesi assai negativi decurterebbero ulteriormente il valore della punta, ma sembra disposta a voler rischiare.
(Gasport)