Quest'anno Nicolò Zaniolo, a casa sua, non ci andrà. Si è chiamato fuori. Ha detto di non essere nelle condizioni mentali giuste. È destabilizzato dalle voci sul futuro e dai (pochi) fischi ricevuti in Roma-Bologna del 4 gennaio. Vuole cambiare aria e non vuole rischiare un infortunio. Ieri si è allenato con il gruppo - evitando la multa - ma ha ottenuto di non essere convocato. Il tempo di Zaniolo a Roma è agli sgoccioli. Per ora un gol in serie A e uno in Europa League. L'anno scorso: 2 gol in A e 6 in Conference, compreso l'1-0 in finale contro Feyenoord. Ultimo gol in campionato segnato all'Olimpico: Roma-Napoli 2-1, 2 novembre 2019.
Zaniolo, scadenza 2024, chiede 4,5 milioni netti e contratto lungo. La Roma non si siede nemmeno al tavolo. Sono i soldi che prende Dybala, con altro rendimento. Zaniolo vuole il Tottenham subito. La Roma è scesa a una richiesta di 30 milioni (più bonus) ma accetta il prestito solo con obbligo di acquisto, il Tottenham vuole legarlo alla qualificazione in Champions. La Roma vuole legare l'obbligo, come minimo, a una qualificazione alle coppe europee, anche minori. Tiago Pinto ha cercato una sponda anche nel Psg. Risposta fredda. Il West Ham ha fatto un'offerta ma non piace a Zaniolo. Il Milan aspetta: a giugno 2024 sarà un parametro zero.
Mou non convocherà Zaniolo nemmeno per Napoli-Roma. Fino alla deadline si cercherà una soluzione. Non convocarlo è un favore al giocatore: rifiutare la chiamata porta a multe e sanzioni anche durissime. Dopo il 31, i «motivi psicologici» non saranno più accettati come giustificazione. Se resta a Roma, Zaniolo dovrà cambiare comportamento e convincere Mou.
(Corsera)