Rabbia Roma: punita solo nel finale

30/01/2023 alle 09:36.
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È vero, come dice Mourinho, il non avrà Dybala. Ha però Osimhen che viaggia alla media di quasi un gol a partita (14 reti in 16 gare) e Kvaratskhelia di un assist ogni due (con ieri sale a quota 8). Sono loro, oltre ad un impianto di gioco collaudato per il quale va dato grande merito al tecnico toscano, a superare la Roma 2-1. Che senza Zaniolo, un Pellegrini a mezzo servizio, Spinazzola che sembra la controfigura del calciatore ammirato nell'Europeo vinto dagli azzurri, esce dal Maradona battuta ma non annichilita. Certo il -16 dagli azzurri pone delle domande (su tutte: c'è questa differenza tra le due rose?) ma quello che conta è la zona e questa rimane distante soltanto un punto.

L'inizio è quello che ti aspetti. Il aggredisce, la Roma controlla ma fatica a ripartire. E così prima o poi il varco lo trova. Accade al 17 quando sull'asse Mario Rui-Kvara nasce l'azione in velocità che sblocca la gara. Il centravanti, sfruttando un errore di Ibañez che non arriva sul cross morbido del georgiano, prima stoppa di petto il pallone, poi lo addomestica con il ginocchio e infine conclude con una violenza inaudita. Un gol pazzesco che indirizza la partita. Ma che ha l'effetto di scuotere la Roma che esce finalmente dal guscio dimostrando che quando c'è da giocare a pallone anche la squadra di Mou è capace a farlo. In realtà già prima del vantaggio partenopeo i giallorossi avevano sfiorato il vantaggio. Nel tentativo di anticipare Abraham, Kim tocca il pallone di testa e rischia di sorprendere Meret sfiorando il palo.

 

Il problema del primo tempo, oltre alle folate di Lozano e Kvara è la posizione di Dybala. Paulo si abbassa spesso provando ad alzare la linea di Kim e Rrahmani ma per una sera il gioco di raccordo tra la mediana e l'attacco riesce poco. Abraham, lasciato solo, è nullo. Mou se ne accorge e inserisce al posto di Spinazzola. La Roma ne guadagna in gamba, freschezza e campo. La partita è bella, avvincente, con la Roma che risponde colpo su colpo. È come già accaduto a La Spezia, a trovare il gol. Pennellata di Zalewski (ottimo secondo tempo) e il anticipando Lozano pareggia. Sembra fatta: José si copre. Il dà l'idea di accontentarsi ma non è così. Zielinski trova il varco giusto proprio per Simeone che si gira rubando il tempo a Smalling e fulmina Rui Patricio. È il colpo del ko. Finisce 2-1 ma la Roma dimostra che per la c'è anche lei.

(Il Messaggero)

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