Pinto: "Zaniolo pensa solo a sé". José: "Vedrete, resterà qui"

23/01/2023 alle 10:51.
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Nicolò Zaniolo ha scelto di voler lasciare la Roma, si è tirato fuori dai convocati fino al 31 gennaio, ma non ha nessuna offerta di acquisto. José Mourinho racconta tutti i passi che hanno portato alla frattura, difende Tiago Pinto, ma non attacca il giocatore: «Nicolò è importante e ha un valore alto di mercato, ma le offerte che sono arrivate sul tavolo sono impossibili da accettare. Di solito quando un calciatore ha voglia di andare via, c'è anche un'offerta. In questo caso non c'è, per questo penso che il 1° febbraio sarà qui con noi». La linea di Mourinho è chiara: esce uno, ne entra un altro. Ma per farlo servono i soldi della cessione (30 milioni) che per ora nessun club vuole versare nelle casse della Roma: «Mi dispiace che in questa storia Tiago Pinto esca come il cattivo, lui è uno che cerca di difendere la Roma», dice Mou.

Le uniche offerte arrivate sono di prestito con diritto di riscatto da Tottenham e West Ham, nessuna di cessione a titolo definitivo. Ecco perché i nomi dei possibili sostituti non sono stati ancora presi in considerazione: «Ho sentito che si parla di Deulofeu o Ziyech, noi non pensiamo a nessuno perché io non credo che succederà qualcosa».

Dunque, se dovesse restare anche oltre il 31 gennaio, Mourinho non gli riserverà nessun rancore: «Chi lavora, merita di giocare e chi lavora meno non gioca. Fino al mio ultimo giorno faccio quello che è meglio per la squadra, se Nicolò resta sarà un giocatore in più. Ho un ottimo rapporto con lui». Tiago Pinto è allineato a Mourinho, anche se il dirigente è apparso più infastidito: «Ogni tanto gli interessi personali vengono davanti a quelli del collettivo e non è la prima volta che succede».

Oltre ai due club di Premier, sullo sfondo c'è anche il Milan che potrebbe uscire allo scoperto solo negli ultimi giorni di mercato.  Sulla penalizzazione della spiega: «lo guardo alla classifica con la nella situazione di qualche giorno fa. E penso che ora siamo con gli stessi punti. Poi se sarà colpevole dovrà pagare e se dovrà cambiare la storia allora cambierà».

(Il Messaggero)