Giorni di scelte e decisioni. Nette, in alcuni casi addirittura drastiche. Perché crogiolarsi nel limbo dell'«aspettiamo, tanto non c'è fretta», rischia di trasformarsi in un pericoloso boomerang. '(...) Alla luce anche di un incontro tra le parti andato in scena in gran segreto nei giorni scorsi, ma con una differenza di fondo. Perché nel frattempo, nel variegato mondo di Nicolò Zaniolo, tra chi da sempre propende per la linea dura (tradotto: addio) e chi invece prova ad essere più conciliante conoscendo le dinamiche del mercato, si è preso atto che la Roma di rinnovargli il contratto alle cifre richieste bonus inclusi) non ci pensa minimamente. I continui rinvii, inizialmente dopo restate, poi alla sosta per il campionato dovuta al mondiale, per arrivare a Natale e alla Befana, hanno lasciato il segno. (...) Valutazioni che ha portato il ragazzo a non aver più paura di prendersi la responsabilità di un eventuale strappo. Entro il 31 gennaio, se ce ne sarà occasione, o più tardi a giugno. Perché poi tra la volontà di cambiare aria e un club pronto ad assecondare le volontà di Pinto, ce ne corre E se la plusvalenza sarebbe netta, la Roma non può scendere più di tanto nella valutazione del cartellino, considerando tra l'altro che il 15% spetta all'Inter. Oggi Nicolò, ad un anno e mezzo dalla scadenza, è valutato 35 milioni, 15 in meno di quest'estate. Il problema è che sinora nessuno ha mosso passi ufficiali e i pourparler in Premier viaggiano al ribasso, intorno a quotazioni di 25 milioni. Squadre interessate? Bene o male le stesse di quest'estate, Tottenham su tutte. Ma anche Leicester e West Ham. Il nodo è sempre il solito, legato alla formula e accomuna la situazione di Nicolò a quelle di Shomurodov, Karsdorp e Vina (...)
(Il Messaggero)