IL TEMPO - Tutto fermo. Continuano a trascorrere le ore ma nessuna svolta in vista riguardo il futuro di Nicolò Zaniolo, che non è partito con la squadra per l'ultima del girone d'andata. Una decisione figlia della necessità di estraniarsi, al momento, dalle vicende della squadra vista la situazione «calda» del mercato. Ma di «caldo», in chiave cessione, c'è poco, anzi nulla. L'offerta da circa 40 milioni di euro e a titolo definitivo (o prestito con obbligo) che aspettano a Trigoria tarda ad arrivare.
Come già anticipato, ad oggi le uniche possibili pretendenti con risorse economiche tali da poter sedersi al tavolo con Pinto, vengono dall'Inghilterra. Ma oltre ad interessamenti lontani e pensieri che hanno sfiorato la mente di alcuni dirigenti, di soldi sul piatto, al momento, nemmeno l'ombra. C'è il Brighton che lo prende in considerazione per sostituire Trossard, ma la squadra di De Zerbi non ha mosso passi concreti che possano far pensare ad una chiusura nel giro di poche ore. E c'è poi certamente il Tottenham, dove al di là della nostalgia di Conte e dei pensieri Paratici dopo le sentenze della Corte Federale, il giocatore piace. Ma la formula ideata dall'ex dirigente della Juventus non convince affatto i giallorossi, che vogliono monetizzare, e non legarsi a condizioni particolari per un eventuale riscatto del numero 22. Domani inizierà una settimana chiave, con la speranza che si arrivi ad una soluzione definitiva, in un senso o nell'altro. E che per la trasferta di Napoli non ci si debba preoccupare degli umori di nessuno.