La Roma si è ritrovata. Non accadeva dal 2010 che i giallorossi non realizzassero 10 punti nelle prime quattro gare di campionato dopo la sosta invernale. Non solo, in tutta la stagione sono stati messi a segno 9 clean sheet, di cui 7 in Serie A. La coppia Abraham-Dybala comincia a ingranare. Ieri El Shaarawy oltre ad aver segnato dopo una discesa di Dybala, ha anche innescato il suo gol con un colpo di piatto al volo a liberare la Joya. La sua è stata una delle migliori prestazioni in stagione e che potrebbe valergli il rinnovo del contratto (scadenza giugno 2023). Abraham sta tornando quello che era la scorsa stagione. L'attesa del primo figlio, il rapporto ricucito con la compagna storica e i tifosi che stanno ricominciando ad apprezzarlo, gli hanno dato la forza di risollevarsi e riprendersi ciò che era suo. Due assist e due gol nelle ultime tre gare di campionato potrebbero essere solo l'inizio. E poi c'è Dybala, la luce, il fenomeno, il giocatore che rende più forti i suoi compagni. In questa stagione ha centrato un altro record: è stato il più veloce ad aver realizzato 10 reti in Serie A con la Roma (7, oltre a 3 assist in 13 presenze) tra quelli che hanno esordito in giallorosso dal 2004/05 in poi.
A centrocampo mancava Pellegrini, ma la coppia Cristante-Matic ha comunque garantito geometrie e copertura: «Giochiamo bene insieme. Meritiamo di disputare la Champions League. Mourinho? Quando si vince è più facile lavorare con lui, quando si perde è più difficile. Il mister è sempre molto emotivo e passionale. Mou è sempre Mou. Non cambierà mai», ha detto il serbo. Infine la difesa, comandata da Smalling, finito sul taccuino dell'Inter per sostituire Skriniar. Con Mancini e Ibanez ha trovato l'equilibrio perfetto: «Il lavoro quotidiano lo vediamo, se siamo tutti bravi a difendere con la qualità che abbiamo davanti un gol lo troviamo. Zaniolo? Noi pensiamo ad allenarci per il bene della Roma», ha detto Mancini.
(Il Messaggero)