Il Milan ha pagato gli errori di Pioli nelle sostituzioni. Tra Bennacer e Vranckx, la variazione che più ha inciso per come ha abbassato il baricentro del Milan, scorre un abisso. Urgono acquisti di livello, servono giocatori compiuti tipo Matic, che ha cambiato pelle alla Roma con la presenza e l'esperienza.
Eppure il Milan aveva cominciato come meglio non avrebbe potuto. Il primo tempo è stato governato dai "pioliani", ad eccezione dei cinque minuti pre-intervallo. Nei precedenti quaranta il pallone l'hanno gestito i rossoneri come certifica il dato del possesso palla, 70% a 30% nella prima frazione. La Roma è rimasta in placida contemplazione per mezz'ora, trenta minuti in cui il Milan non ha punto, ma ha creato le condizioni per riuscirvi. Il gol è arrivato su calcio d'angolo, un corner tagliato di Tonali su cui la difesa della Roma si è appisolata. Ibanez si è fatto aggirare da Kalulu, il portiere Rui Patricio - forse tradito dal pallone viscido - non ha brillato per reattività. Lo svantaggio ha destato la Roma, ma con calma, senza fretta. Soltanto negli ultimi cinque minuti la Roma ha cercato la porta di Tatarusanu con Zalewski e con Dybala, senza trovarla. Nella prima occasione Zalewski avrebbe fatto meglio a servire Dybala libero al limite. Cinque minuti, un'inezia, quasi niente. Roma troppo attendista.
La ripresa è andata avanti sulla stessa falsariga del primo atto, con il Milan al volante e con la Roma sottomessa. Non c'era verso che la squadra di Mourinho riuscisse a inquadrare la porta di Tatarusanu. Nessun tiro dei giallorossi nello specchio, blandi attacchi e rapide ripartenze milaniste che però non venivano capitalizzate. Nel momento in cui Pobega ha chiuso un contropiede lungo rifinito da Leao e ha portato il Milan sul 2-0, il risultato sembrava blindato. Lì però si sono incrociate due forze contrarie, le sostituzioni di Pioli hanno peggiorato il Milan, i cambi di Mourinho hanno migliorato la Roma e scavato insicurezze nei rossoneri. Sull'1-0 Pioli aveva già tolto Bennacer per Vranckx e gli effetti nefasti di tale scelta si sono fatti sentire nello scorcio conclusivo, complice la scelta aggiuntiva di passare a tre in difesa, con l'innesto di Gabbia.
Il Milan si è abbassato di netto, la Roma si è alzata e ha fatto valere la sua forza sulle palle inattive. Su un angolo battuto da Pellegrini, Ibanez, libero di fare i comodi suoi, ha battuto Tatarusanu di testa. A quel punto Mourinho ha calato l'ultima carta, Belotti per Mancini, un centravanti per un difensore, ed è passato a una sorta di 4-2-4. Vranckx ha abboccato a un amo di Dybala, fallo e punizione dalla trequarti destra. Altra pennellata di Pellegrini, altra testata stavolta di Matic, respinta prodigiosa, ma corta di Tatarusanu e ribattuta a rete di Abraham. Roma micidiale sui calci da fermo, in campionato la squadra di Mourinho ha segnato così il 48 per cento delle sue reti, 10 su 21.
(Gasport)