Se una squadra si affida ai giocatori e non al gioco, è fondamentale avere in rosa quanti più interpreti di elevata qualità tecnica. Perché tatticamente non si sviluppa buon calcio se la tecnica è approssimativa. [...] Questo aiuta a capire come mai José Mourinho non perda occasione per sottolineare l'importanza di due giocatori tecnici (una volta si diceva, due giocatori di classe) come Paulo Dybala e Lorenzo Pellegrini all'interno della sua Roma. In assoluto il «bel gioco» di una squadra viene determinato dalle «belle giocate» dei singoli, e una Roma con Dybala e Pellegrini è fatalmente migliore (gioca meglio, se vi è più comodo) rispetto a una senza quei due. Che non sono titolari insieme dal 9 ottobre scorso, giorno dell'ultima vittoria casalinga della Roma. E questo, forse, spiega tutto.
(Mimmo Ferretti - Corsera)