IL MESSAGGERO - Giuseppe Giannini, ex calciatore della Roma ha raccontato il rapporto con Gianluca Vialli nell'intervista rilasciata al quotidiano sportivo. Queste le sue parole:
Chi era Vialli?
"Un signore del calcio. Elegante, ironico, spiritoso. Se l’Under di Vicini, che arrivò alla finale con la Spagna, per tutti era la squadra simpatia, il merito era soprattutto suo. Del suo carattere, sempre allegro, sempre pronto al dialogo, allo scherzo".
Che giocatore è stato?
"Ha anticipato il centravanti moderno. Un uomo che sapeva fare gol ma fu il primo a rendersi utile in fase difensiva. Aveva tecnica, forza fisica mostruosa. E’ stato la fortuna della Juve di Lippi".
Un ricordo con Vialli?
"In Nazionale, dovevamo giocare un'amichevole. Campo in condizioni pessime. lo faccio lo sbruffone e dico: oggi gioco con le scarpe da disegno, cioè nonostante il campo disegnerò calcio, come Toninho Cerezo, con i suoi scarpini di jeans". Misi scarpe di gomma, sfidando il terreno impraticabile e le invettive di Luca che mi diceva: "Ma dove c... vai co' quelle scarpe, scivoli. Non fare lo scemo". Alla fine aveva ragione, non stavo in piedi e feci una figuraccia. Dovetti cambiare le scarpe alla fine del primo tempo. "Ne hai fatti pochi di dise gni, prinicipe!», mi ha rinfacciato subito. E quella è stata una frase tormentone, che mi ha ripetuto centinaia di volte negli anni. Ogni volta mi ricordava quelle scarpe da “disegno”"
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